Di Battista spalleggia Di Maio sul Mes: «Non conviene all’Italia, punto»

Il Mes continua a spaccare la maggioranza, e rischia di essere la goccia che farà traboccare, di nuovo, il vaso. Dopo le parole di Giuseppe Conte in Aula, in cui ha difeso la sua posizione e chiarito che «tutti i ministri del governo precedente sapevano», il gelo da parte di Luigi Di Maio è stato innegabile. E su Facebook il leader politico del Movimento 5 Stelle spiega che «certamente sapevamo che il Mes era arrivato ad un punto della sua riforma» ma aggiunge «sapevamo anche che era all’interno di un pacchetto, che prevede anche la riforma dell’unione bancaria e l’assicurazione sui depositi». Ad essere dubbioso è anche Alessandro Di Battista, che commenta il post del ministro mostrandogli il suo appoggio.

Di Battista spalleggia Di Maio sul Mes: «Non conviene all’Italia, punto»

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All’indomani dell’intervento del Presidente del Consiglio sul Fondo Salva Stati, Luigi Di Maio cita Gianroberto Casaleggio che «diceva che “quando c’è un dubbio, non c’è nessun dubbio”: e sul Mes i dubbi ci sono». La posizione di Luigi Di Maio e del Movimento 5 Stelle è che «c’è una riforma in corso» e che è quindi necessario prendersi «del tempo per fare delle modifiche che non rendano questo fondo un pericolo». «Siamo al governo. Questo significa che abbiamo la possibilità, ma anche la responsabilità, di agire per migliorare le cose. Governare è questo. – continua il ministro degli Esteri – Non è facile, infatti molti scappano quando arriva il momento di fare sul serio, ma noi non scappiamo e diciamo che in questo fondo, istituito con Monti nel 2012 e negoziato dal governo Berlusconi-Lega, sono stati versati 14 miliardi di euro dei nostri soldi e se deve essere riformato, è giusto che l’Italia ottenga il miglior risultato possibile». Di Maio attacca anche l’ex partner di Governo Matteo Salvini scrivendo nel post che «non so cosa sapesse» e «non mi interessa, mi basta vedere la sporca campagna mediatica che sta portando avanti per capire le sue intenzioni».  «Il MoVimento sapeva quello che era agli atti pubblici e fruibili da tutti. E sfido chiunque, per quanto riguarda il sottoscritto, a provare il contrario» aggiunge.

E sotto il lungo post, tra gli oltre 1800 commenti, appare quello di Alessandro Di Battista che scende in campo, virtualmente, a sostegno del leader del Movimento 5 Stelle. «Concordo, non così. Non conviene all’Italia, punto».

(Credits immagine di copertina:  ANSA/ALESSANDRO DI MEO)

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