L’ultima cosa di cui abbiamo bisogno è la Devious Licks challenge

Le scuole sono nel mirino dei giovanissimi che su TikTok mostrano atti di vandalismo nei propri istituti

18/09/2021 di Redazione

Il ritorno in classe dopo due anni di Dad dovrebbe essere un momento costruttivo. Invece, negli Stati Uniti si sta trasformando nell’ennesimo caso di come i social network vengono utilizzati per far diventare virali le miserie più deteriori dell’essere umano. Su TikTok, ad esempio, si sta diffondendo pericolosamente la cosiddetta Devious Licks Challenge, nel corso della quale studenti giovanissimi vengono immortalati mentre sottraggono oggetti di uso comune a scuola o devastano alcuni ambienti come i bagni.

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Devious Licks Challenge, come funziona e perché si sta diffondendo

Negli Stati Uniti i presidi hanno lanciato l’allarme per i danni subiti nei bagni di alcune scuole del Paese. Molto spesso questi danneggiamenti sono accompagnati dalla pubblicazione di video che hanno come musica di sottofondo Ski Ski BasedGod del rapper Lil’ B. L’hashtag #deviouslickschallenge accompagna queste “prodezze” che altro non sono che i soliti atti di vandalismo che spesso funestano le scuole di tutto il mondo (e che esistevano anche prima della diffusione capillare dei social network). Il problema è che una pubblicazione di fronte a followers più o meno numerosi potrebbe sicuramente causare emulazioni o diffusioni di mode di cui, nell’anno della ripresa delle lezioni in presenza a pieno regime, non abbiamo proprio bisogno.

I portavoce di TikTok, interpellati dal Washington Post, hanno affermato che questa tipologia di contenuto va senza dubbio contro le regole della piattaforma e che il team di moderazione sta già provvedendo a rimuovere tutti i contenuti con questo hashtag. Nel frattempo, i video pubblici attualmente presenti sulla piattaforma sono per la maggior parte video che si interrogano sulla legittimità di questi atti vandalici e che cercano di invitare i followers a una riflessione sul tema.

Il timore delle istituzioni scolastiche è che questi video – che hanno utilizzato per alcuni giorni la piattaforma TikTok, diventando in qualche modo virali – possano essere comunque realizzati e divulgati al di fuori della piattaforma stessa. O che, banalmente, siano accompagnati da hashtag simili ma diversi da quello “ufficiale” nel tentativo di rendere sicuramente più complessa l’attività dei moderatori (e garantire un tempo di permanenza sulla piattaforma più lungo a questa tipologia di video).

La comunità scolastica si sta mobilitando e sta sicuramente provando a far capire quali siano i problemi a cui possono andare incontro i ragazzi che realizzano questi video: multe molto salate, nel caso di danni superiori ai 1000 dollari, o veri e propri iter giudiziari nel caso in cui, a commettere gli atti di vandalismo, siano ragazzi maggiorenni.

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