La narrazione morbida che i giornali di destra danno dei fatti di Voghera

La gravità inaudita dei fatti di Voghera che vedono protagonista l'assessore leghista Massimo Adriatici viene smussata dalla narrazione che ne danno le testate di destra

21/07/2021 di Ilaria Roncone

I fatti di Voghera che hanno visto protagonista l’assessore leghista Massimo Adriatici sono di una gravità inaudita. Sulla questione si sta ancora indagando ma il risultato è che Youns El Boussetaoui, migrante di 39 anni, ha perso la vita a causa di un colpo di pistola sparato da Adriatici dopo una lite davanti a un bar. L’ipotesi alla quale si lavora, attualmente, è quella di eccesso colposo di legittima difesa. Una situazione complicata che andrebbe trattata con i guanti da parte della stampa ma i giornali su Adriatici – quelli di destra – si dimostrano tutto fuorché super partes, adottando un tono inadeguato per raccontare una vicenda così delicata sin dai titoli.

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Giornali su Adriatici, i titoli dei maggiori giornali di destra

Come alcuni stanno iniziando a sottolineare su Twitter, i giornali di destra stanno assumendo un atteggiamento diametralmente opposto rispetto a quello che avrebbero avuto se a sparare fosse stato uno straniero. Matteo Salvini ha emanato la sua sentenza via social parlando di legittima difesa – quando invece si sta indagando sull’eccesso colposo che ha portato alla morte del 39enne – e i giornali non sono da meno nel sostenere questa versione.

Testate di destra che, appunto, contestualizzano i fatti in un modo che non lascia spazio a interpretazioni. «”Mi ha spinto ed è partito il colpo”: ora parla l’assessore arrestato», scrive Il Giornale, dando vita a un titolo che lascia chiaramente intendere che la versione dell’assessore possa avere più peso rispetto a quanto emerge dalle indagini finora. Su Il Tempo svetta la citazione di Salvini «”Difesa sempre legittima, aspettiamo a condannare. Altro che Far West”» : palese, nella scelta di usare le parole Salvini nel titolo, la condivisione del biasimo per chiunque abbia alluso – e sui social sono in tanti – al fatto che sia grave che l’assessore avesse con sé una pistola carica in un contesto del genere. Ultimo ma non ultimo, troviamo Libero con il titolo: «”Infastidiva i clienti”. Voghera, assessore uccide marocchino: chi era la vittima e cosa era accaduto».

Voghera, la narrazione di Salvini e dei giornali di destra

Il fatto accaduto, lo ribadiamo ancora una volta, è gravissimo. Un uomo ha perso la vita e quello che tutti, stampa e politica – a prescindere dalla fazione – dovremmo fare è corretta informazione sui fatti finché il quadro non sarà chiaro.

La narrazione di Matteo Salvini nel video che ha condiviso sui social e quella dei giornali di destra ha già un cattivo e un buono, un colpevole che è eroe e una vittima che è nemico. Basti vedere come si sottolinea che chi ha sparato è un assessore («docente di diritto penale, ex funzionario di polizia, avvocato penalista noto e stimato a Pavia», afferma Salvini) e chi è morto è, invece, un marocchino qualsiasi e, anzi, un «cittadino straniero che, secondo quanto trapela, è già noto in città alle forze dell’ordine per violenza, aggressioni, atti osceni in luogo pubblico», sostiene il leader della Lega. Come se quello sparo e quella morte, visti i soggetti, fossero meno gravi.

«Aspettiamo la ricostruzione dei fatti», continua Salvini, come se già una ricostruzione lui e i suoi non l’avessero già fatta e non la stessero condividendo con i cittadini. Senza alcuna base concreta. Solo il fatto che chi ha sparato era un cittadino italiano con carica pubblica, un assessore ed ex poliziotto, e chi è morto era un marocchino, uno straniero, uno con precedenti penali. Una narrazione volutamente morbida che, alla fine dei conti, suona un po’ come un “se l’è cercata” prima ancora che i fatti siano accertati e mentre l’assessore si trova agli arresti domiciliari per quanto accaduto.

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