A Milano spunta il monumento per Destà, la sposa-bambina di Montanelli

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L'autore, Ozmo, ha spiegato la sua opera su Instagram

La firma in calce al murale è quella di Ozmo, uno street artist che opera soprattutto a Milano. Con questo suo intervento nella centrale via Torino, è entrato a gamba tesa nel dibattito che sta andando avanti da giorni su Indro Montanelli, la sua statua in un giardino pubblico e il colonialismo che essa rappresenta. Tutti hanno pensato di imbrattare la sua immagine, hanno chiesto di rimuoverla, ma nessuno – prima di Ozmo – aveva pensato di creare uno speciale monumento per Destà, la ragazza 12enne eritrea che lo stesso Montanelli aveva dichiarato di aver sposato durante il ventennio fascista, nella campagna coloniale imposta dal regime.



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Destà, il monumento rappresentato su un murale a Milano



«La foto – ha spiegato l’artista – è contemporanea e raffigura una bambina Eritrea, all’incirca della stessa età di Fatima-Destà, vestita con abiti sgargianti mentre porta al villaggio dell’acqua potabile nella sua grossa tanica gialla a tracolla. Il viso è coperto da una macchia di colore-mascherina. Vediamo solamente gli occhi, che ci guardano in modo ambiguo: sono sorridenti o in una smorfia di dolore? Pur non escludendo a priori la distruzione dei monumenti, questa opera vuole rispondergli con un gesto artistico, poetico e creativo, perché questo è, a mio avviso, uno degli scopi dell’Arte».

L’opera si inserisce nel contesto delle proteste contro i pregiudizi razziali che si sono diffuse a partire dalla morte di George Floyd a Minneapolis: «Immaginarla libera, protagonista, dipinta in un gesto di orgoglio, è la mia dedica a chi, come lei, si trova dalla parte danneggiata e sfruttata della storia» – ha concluso lo street artist.