Toninelli ha fatto gestacci durante il voto al Senato sul decreto Genova | VIDEO

15/11/2018 di Enzo Boldi

A oltre tre mesi dal crollo del Ponte Morandi, l’Aula del Senato ha approvato a larga maggioranza il decreto Genova che, quindi, è diventato legge. I voti favorevoli sono stati 167, i contrari 49 e 53 gli astenuti (che a Palazzo Madama equivalgono a un no). Durante le dichiarazioni di voto e al termine delle procedure c’è stata bagarre a causa dei gesti del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli che si è fatto riprendere anche dalla presidente di Palazzo Madama Maria Elisabetta Alberti Casellati.

Ci si aspettava una mattinata di fuoco al Senato e così è stato. Dopo le polemiche al termine del voto in Commissione, con il senatore M5S Gregorio De Falco che si è schierato con l’opposizione votando l’emendamento di Forza Italia sul condono a Ischia, il clima di tensione si è protratto anche nell’aula di Palazzo Madama con protagonista Danilo Toninelli.

Il pugno in alto del ministro Toninelli

Il ministro delle infrastrutture è stato protagonista di alcuni gesti provocatori nei confronti delle opposizioni e il tutto è stato sottolineato anche dalla presidente del Senato che lo ha richiamato a un comportamento più adeguato e più istituzionale: «Non ho la possibilità da qui di vedere i banchi del governo – ha detto Maria Elisabetta Alberti Casellati -, ma mi dicono che il ministro Toninelli abbia tenuto degli atteggiamenti poco commendevoli. Devo necessariamente riprendere alcuni atteggiamenti che non possono essere ripresi in questa aula. Inviterei tutti a mantenere atteggiamenti corretti per le istituzioni, non è permesso a nessuno di avere atteggiamento poco rispettosi della dignità di quest’aula».

Poco prima la stessa Casellati era stata costretta a riprendere lo stesso Toninelli – neanche si trovasse in un aula scolastica – perché distratto mentre gli altri senatori facevano le proprie dichiarazioni di voto: «La pregherei di ascoltare perché dicono che sta sempre al telefono».

 

Pochi istanti dopo il voto, lo stesso Danilo Toninelli ha sfidato le opposizioni alzando il pugno ed esultando vigorosamente per l’approvazione del decreto Genova, scatenando ancor di più le ire dei presenti in Aula.

Il clima da stadio al Senato in barba ai morti di Genova

«Avrei immaginato che oggi fosse davvero una giornata diversa perché pesano su tutti i 43 morti, su tutte le coscienze», ha sentenziato la presidente del Senato nel tentativo di ricomporre un clima istituzionale all’interno di Palazzo Madama, trasformatosi in uno stadio con le curve contrapposte a gridarsi in faccia e insultarsi per tutta la mattinata. Toninelli si è giustificato spiegando di aver esultato per i genovesi e rincarando la dose (ignorando gli appelli della Casellati) passando al contrattacco: «Un evento che poteva e doveva essere evitato e magari c’è qualche responsabile in quest’aula che ha permesso a società autostradali di ingrassare le proprie finanze e i bilanci».

(foto di copertina: ANSA/ETTORE FERRARI)

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