La scrittrice Debora Attanasio denuncia: «Hanno manomesso i freni della mia auto»

02/09/2019 di Enzo Boldi

Siamo ancora nel campo delle ipotesi, ma due indizi rischiano di fare una prova. Il tutto parte dalla denuncia fatta da Debora Attanasio che ha reso pubblica la notizia attraverso i suoi canali social. Nella notte, infatti, i freni della sua automobile e di quella del padre sono stati manomessi, rischiando di provocare un incidente grave per chi era alla guida e a bordo di quelle due vetture. L’episodio è stato raccontato alle forze dell’ordine che ora indagano, ma tra le ipotesi c’è anche quella della minaccia dopo il sostegno dato dalla scrittrice alla giornalista Federica Angeli, anche dopo quel murale cancellato a Ostia.

Ed è anche grazie alla petizione online lanciata da Debora Attanasio lo scorso 25 luglio, che l’opinione pubblica ha portato in auge il tema di quella rimozione priva di alcun senso dell’immagine della giornalista de La Repubblica – da sempre in primo piano contro la criminalità organizzata a Roma e nella zona di Ostia – facendo indignare molti. Una mobilitazione che, poi, ha portato al dietrofront con buona pace di alcuni rappresentanti politici locali – come Luca Marsella di CasaPound – che aveva esultato sui social per quella rimozione.

Debora Attanasio e l’appoggio a Federica Angeli

Secondo quanto scritto da Debora Attanasio sul suo profilo Twitter, proprio il suo appoggio pubblico a Federica Angeli sarebbe uno dei motivi sotto la lente d’ingrandimento delle forze dell’ordine. Si tratterebbe, dunque, di una ritorsione per aver sostenuto le battaglie per la legalità a Ostia della giornalista de La Repubblica, già ripetutamente minacciata da alcuni esponenti dei clan del litorale laziale e per questo finita sotto scorta.

La denuncia social

«Stanotte qualcuno ha manomesso i freni della mia auto e di mio padre, che per poco non ha avuto un incidente. I carabinieri stanno indagando e fra le ipotesi hanno preso in considerazione l’appoggio che sto dando a Federica Angeli – ha scritto Debora Attanasio su Twitter -. Non lo faccio passare sotto silenzio». Ora le indagini chiariranno la genesi di questo grave atto intimidatorio che poteva avere un epilogo molto più grave.

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