Coronavirus, per De Luca l’assenza delle forze dell’ordine è uno «scandalo nazionale»

Il governatore della Campania in merito all'uso delle mascherine

02/10/2020 di Federico Pallone

«Rilevo come uno scandalo nazionale l’assenza totale di controlli da parte delle forze dell’ordine per il rispetto delle ordinanze in materia di contrasto al Covid-19 emesse dal governo centrale e da quello regionale. In queste condizioni convivere con il Covid-19 per altri dieci mesi diventa un suicidio». È quanto ha detto il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, nel corso del consueto appuntamento social del venerdì. «Le forze dell’ordine – ha rilevato – sono scomparse dall’Italia, o perlomeno sono scomparse dalla Campania. Chi deve fare i controlli? Faccio i complimenti al prefetto di Roma Piantedosi che si è detto pronto a mettere in campo una serie di servizi davanti all’obbligatorietà della mascherina all’aperto. Faccio presente – ha aggiunto De Luca – che da noi la mascherina all’aperto è obbligatoria già da dieci giorni. Mi aspetto che anche da noi qualcuno ci garantisca servizi specifici dedicati e ci dica quante sono le forze dell’ordine impegnate nel contrasto al Covid e non per piacere ma per dovere. Un dovere cui le forze dell’ordine e il ministero dell’Interno stanno venendo meno», ha detto Vincenzo De Luca.

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Il governatore della Campania si è poi soffermato sull’aumento dei contagi in Campania, che è dovuto «a ragioni oggettive, la maggiore densità abitativa e lo screening sui positivi che abbiamo fatto molto più ampio di quello che prescrive il Ministero, ma anche a una serie di motivi soggettivi, il primo dei quali è rappresentato da comportamenti irresponsabili. A febbraio, marzo e aprile quando decidevamo in maniera autonoma come Regione le cose da fare, abbiamo avuto un comportamento di straordinaria disciplina e correttezza da parte di nostri concittadini, e dobbiamo rendere merito a loro. In estate, a cominciare da fine luglio ma soprattutto ad agosto, c’è stata una diffusione enorme di comportamenti totalmente irresponsabili. È come se fosse dilagata l’idea che ormai il Covid non esistesse più. Questi comportamenti devono immediatamente rientrare in un ambito di responsabilità, anche perché abbiamo due aggravanti rispetto a febbraio, marzo e aprile: l’apertura dell’anno scolastico e il fatto che andiamo verso la stagione autunnale, quindi verso il periodo di epidemia influenzale, e già solo questi due elementi devono creare una preoccupazione in più, non in meno. Dobbiamo tornare rapidamente ad avere comportamenti responsabili, altrimenti il problema diventa serio», ha concluso De Luca.

[CREDIT PHOTO: FACEBOOK/VINCENZO DE LUCA]

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