L’Agcom chiede alla Lega di Serie A di dare una nuova valutazione su Dazn
L'Autorità Garante per le Comunicazioni torna a chiedere all'organismo che controlla il massimo campionato italiano di calcio una valutazione accurata sula qualità dei servizi offerti agli utenti (e non solo) da parte della società che ha ottenuto (per i prossimi tre anni) i diritti di trasmissione di 7 partite su 10
03/12/2021 di Enzo Boldi
Con le sue ultime dichiarazioni – rese pubbliche, perlopiù, attraverso comunicati stampa e sparute interviste – la Lega di Serie A è apparsa continuamente in fuori gioco per quel che riguarda tutti i discorsi fatti, fin dall’inizio della stagione calcistica, sulla qualità del servizio offerto agli utenti-clienti-tifosi da Dazn. Le problematiche emerse già nel corso dei precedenti campionati e deflagrati ancor di più in questo – anche per via della più elevata quantità di abbonati – sono finite nel mirino anche della politica, con l’incontro tra il Ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, e i vertici dell’azienda che cura la piattaforma in streaming. Poi il silenzio, ma l’Agcom non vuole fermare il pressing sulla Serie A.
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Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, nei giorni scorsi è finita sulla scrivania dei vertici del massimo campionato di calcio italiano una lettera. Il mittente è l’Autorità Garante per le comunicazioni e il contenuto non è molto distante dalle richieste già fatte in passato: chiedere un report dettagliato – una sorta di “recensione” sulla qualità (sotto varie sfaccettature) – sul prodotto offerto da Dazn. Ma non solo quello. Perché le criticità emerse fin dallo scorso mese d’agosto, quando è iniziata la stagione calcistica in corso, sono solamente la punta dell’iceberg.
Dazn, Agcom chiede nuove valutazioni alla Serie A
Oltre alla qualità del servizio offerto ai clienti-utenti-tifosi, si chiede una valutazione ben precisa di altri due fattori: la tutela dei consumatori (il tema non è solo quello dei rimborsi, ma anche quello del servizio clienti che la stessa Dazn ha promesso di migliorare) e la misurazione dell’audience. Quest’ultimo aspetto è quello che dovrebbe interessare maggiormente anche la Lega di Serie A visto che questo dato – al momento la piattaforma presenta dati auto-prodotti e raccolti da Nielsen, differenti rispetto a quelli Auditel – serve anche a quantificare la suddivisione degli introiti tra le varie società che militano nel massimo campionato di calcio. E la Serie A non può rimanere passiva e deve prendere una posizione per non finire in fuorigioco.