Tra coloro che viaggiano, il 68% usa lo smartphone per lavoro quando è in vacanza

Oltre questo dato ne emergono molti altri che indicano, senza ombra di dubbio, il rapporto di dipendenza con l'uso dello smartphone in vacanza

08/07/2022 di Ilaria Roncone

Uso smartphone in vacanza: tutti lo sappiamo, è difficile separarci da quello che è diventato un prolungamento del nostro braccio. Non tanto per fare foto e accedere a informazioni dei luoghi che stiamo visitando, un utilizzo consono che rientra nello sfruttare uno strumento utile a nostra disposizione in vacanza, quanto per controllare notifiche social e mail di lavoro dalle quali dovremmo (per la definizione stessa di ferie) prenderci decisamente una pausa. I dati di un sondaggio di Passport-Photo.Online su mille americani hanno rivelato una dipendenza da smartphone in vacanza che può arrivare, nei casi peggiori, a compromettere la qualità del tempo libero dal lavoro.

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Quanto usiamo lo smartphone per prenotare le vacanze?

Lo smartphone è diventato lo strumento principale tramite cui prenotiamo le nostre vacanze. Se nel 2018 il 36% delle persone a cui lo si chiedeva affermava di trovarsi bene a fare ricerche, prenotare e pianificare le ferie tramite smartphone, ora a dire la stessa cosa è l’84%. Con l’industria del turismo che ha reso portali e siti sempre più mobile friendly, i viaggiatori sfruttano le potenzialità delle app per le prenotazioni viaggi. A influenzare moltissimo la scelta della meta, inoltre, ci sono i social media e questo fatto è vero soprattutto per i più giovani. Il 40% dei millennials, secondo uno studio recente di Schofields, sceglierebbe la meta delle proprie ferie utilizzando come criterio l'”instagrammabilità” dei luoghi.

Uso smartphone in vacanza: stacchiamo mai?

La risposta è decisamene no. Delle persone intervistate, il 97% ha affermato di aver utilizzato lo smartphone nel corso dell’ultima vacanza. In particolare, la percentuale rimane alta in tutti i principali gruppi demografici il che indica che si tratta di un utilizzo condiviso a prescindere dall’età (99% dei gen Z, 25 anni o più giovani; 97% dei millennials, tra i 26 e i 38 anni; 98% dei gen X, tra i 39 e i 54 anni; 93% dei baby boomers, dai 55 anni in su).

Tra i dati più sconvolgenti e che ben indicano quanto dipendiamo dallo smartphone in ogni ambito quando siamo in vacanza (non lasciando il lavoro a casa quando dovremmo e vivendo sui social network come se non stessimo in un posto totalmente diverso rispetto al solito) troviamo i segeuenti:

  • il 71% degli intervistati controlla il cellulare in media 32-80 volte al giorno (dato ottenuto basandosi sul fatto che questa percentuale ha affermato di controllare il telefono tra le 2 e le 5 volte ogni ora. Al netto del fatto che per otto ore circa si dorme e che il calcolo viene fatto basandosi su 16 ore, nello studio emerge come la maggior parte dei viaggiatori controlli lo smartphone tra le 32 e le 80 volte ogni giorno);
  • il 55% trascorre tra i 30 e i 120 minuti al giorno sui social media;
  • il 68% di chi è in vacanza usa lo smartphone per lavoro quando viaggia;
  • il 55% dei lavoratori sente la pressione di rispondere a mail e messaggi di lavoro in vacanza anche se il datore di lavoro non lo richiede. A questo proposito, però, emerge che quasi il 60% di chi lavora afferma che il capo si aspetta che rimangano in contatto mentre sono in vacanza.

Il 58% delle persone intervistate, dopo aver riflettuto sulla cosa, ha concluso di essersi pentito di aver utilizzato eccessivamente il dispositivo nel corso dell’ultima vacanza. Secondo i risultati del sondaggio, quindi, il periodo più lungo che i viaggiatori possono trascorrere senza controllare lo smartphone è solo nel 9% dei casi 6 ore o più. Il 5% può stare senza vedere lo schermo per 4-5 ore, l’11% per 3-4 ore, il 19% per 2-3 ore, il 27% per 1-2 ore, il 21% per 30-60 minuti e un 9% per meno di 30 minuti.

La consapevolezza della dipendenza da smartphone, quindi, è presente negli individui. Individui che hanno ammesso, nel 75% dei casi essendo d’accordo o fortemente d’accordo, che lo smartphone è lo strumento principale di viaggio.

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