Il Tempo continua a dare i numeri sul dato dei “morti per Covid”

Oggi Franco Bechis firma un articolo in cui non smentisce la narrazione fatta dal suo quotidiano (partita da presupposti completamente sbagliati) e critica ancora l'Istituto Superiore di Sanità

26/10/2021 di Enzo Boldi

Hanno scritto un’assurdità, fomentando improponibili tesi cospirazioniste dei negazionisti del tutto. Hanno alimentato una narrazione sbagliata partita da una non corretta interpretazione dei dati dell’ISS sui “morti per Covid” in Italia. Hanno ricevuto il rimbrotto di molti (perché i no vax, no green pass e chi ancora oggi dice che non esiste alcuna pandemia sono una minoranza, seppur molto rumorosa), anche dello stesso Istituto Superiore di Sanità. Ma Franco Bechis e il suo Il Tempo, oggi, accusano tutto e tutti respingendo al mittente le critiche per quell’analisi (errata, soprattutto per le sue finalità) di quei numeri.

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Ripercorriamo brevemente questa vicenda. Il 21 ottobre scorso, il quotidiano Il Tempo – con un articolo a firma del suo direttore – apriva in prima pagina con questo titolo: «Morti di tutto non di Covid».

Prima pagina Il Tempo 21 ottobre

Franco Bechis faceva riferimento a dei numeri reali comparsi nell’ultimo aggiornamento, datato 5 ottobre 2021, sulla situazione epidemiologica in Italia. In particolare, l’attenzione è caduta sui dati dei decessi. All’interno del documento – come da prassi, fin dai primi mesi della pandemia da Covid – sono riportate le caratteristiche (dal punto di vista statistico) dello stato di salute delle persone che, purtroppo, sono morte dopo aver contratto il virus.

Genesi di una mezza bufala su numeri interpretati male

Da lì è emerso un dato che è stato cavalcato dall’onda negazionista: “solo” il 2,9% dei decessi (3.783 persone) non avevano patologie pregresse. Questo numero, unito alla narrazione fatta da Bechis su Il Tempo, ha dato l’assist a negazionisti della prima ora – A.K.A. Enrico Montesano & Co. – per alimentare narrazioni sbagliate. E ieri, per porre fine alla questione (anche se fin dal giorno della pubblicazione dell’articolo sul quotidiano romano erano emerse spiegazioni logiche che smentivano quel tipo di ricostruzione – è arrivata anche la nota ufficiale dell’Istituto Superiore di Sanità. Una nota che chiude un caso che non doveva esistere, viste le evidenze. Eppure…

Dati ISS morti per Covid, la giustificazione de Il Tempo

Eppure ecco che oggi Franco Bechis passa al contrattacco, accusando chi ha criticato il suo giornale e dicendo che l’Istituto Superiore di Sanità sia caduto nella trappola che si era teso da solo.

E invece no. Perché i dati ISS morti per Covid sono reali, ma gridare allo scandalo – come invece fatto da Il Tempo – è un atteggiamento privo di senso. Infatti, moltissime persone sono decedute a causa dell’infezione da Sars-CoV-2 che hanno acuito le altre patologie (chi ne aveva due, chi tre e chi multiple) che già avevano. Affermare che solo il 2,9% sia morto per Covid, citando numeri senza spiegare il quadro completo è stato solamente l’ennesimo tentativo di ammiccare al mondo del negazionismo (come fatto anche da altre testate che si fregiano di sostantivi che richiamano alla trasparenza) per un pugno di click.

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