Danilo Toninelli critica Di Battista per il paragone tra Salvini e Dudù

19/04/2018 di Redazione

Danilo Toninelli, presidente del gruppo parlamentare del M5S al Senato, ha aperto alla possibilità di un governo del PD, rimarcando come non ci sia alcuna pregiudiziale contro Matteo Renzi.

Danilo Toninelli apre a Renzi con un contratto per formare un governo tra PD e M5S

L’esponente dei Cinque Stelle, nel corso di una intervista alla trasmissione Non Stop News, condotto da Pierluigi Diaco, Fulvio Giuliani e Giusi Legrenzi, in onda su Rtl 102.5, ha spiegato come se  «fosse stato per noi saremmo già seduti al tavolo con la Lega per scrivere il contratto di governo. Purtroppo Salvini continua a restare con quel centrodestra che é un’ammucchiata. Noi non staremo mai con Berlusconi. Domani Salvini dovrà decidere se restare aggrappato alla restaurazione o no. Con Berlusconi è praticamente impossibile scrivere un contratto di governo, come dimostrano 24 anni di fallimento di carriera politica, e con divergenze programmatiche enormi. Ha già fallito, sappiamo chi è, abbiamo divergenze programmatiche… Non siamo autolesionisti».

Danilo Toninelli
Alessandro Di Battista e Danilo Toninelli durante la discussione in aula sulla legge elettorale, 12 ottobre 2017, Camera dei Deputati, Roma. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

Danilo Toninelli ha espresso una critica nei confronti di Alessandro Di Battista, che aveva attaccato Salvini come il cane di Berlusconi, paragonandolo a Dudù. «Si poteva evitare. Di Battista a volte usa un linguaggio forte, ma è perché noi dobbiamo comunicare con tutti. Non tutti hanno la stessa ricezione dei messaggi e noi dobbiamo farci capire da tutti»

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Toninelli ha aperto al Partito Democratico nel caso in cui, come sembra probabile, il leader della Lega non romperà la coalizione di centrodestra per formare un governo con i Cinque Stelle. «Ora parliamo del contratto con la Lega perchè Mattarella ha dato un mandato specifico su M5s-centrodestra. Siccome questo tentativo fallirà, dopo continueremo a parlare con il Pd.  Se il Pd vuole realizzare un programma serio, noi ci siamo. Sulla povertà noi abbiamo il reddito di cittadinanza e loro il Reddito di Inclusione: troveremo una via di mezzo e combattiamo seriamente la povertà».

«Credo che i temi che si stanno ponendo a breve diventeranno qualcosa di diverso. Se il metodo è quello del contratto alla tedesca, con tutte le righe numerate e che vincola i partiti che lo hanno firmato, che ci sia Renzi o non ci sia, quando il suo partito è vincolato a quanto c’è scritto, importa poco. Perchè lui come tutti gli altri parlamentari del Pd sarà obbligato in Parlamento a votare quelle proposte. Non è più una questione di nomi ma di temi», ha rimarcato Danilo Toninelli a Rtl 102.5 .

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