Dagospia fa avanspettacolo anche parlando di un omicidio

Il titolo dell'articolo sull'omicidio di Agitu Idea Gudeta supera i confini della decenza

30/12/2020 di Enzo Boldi

Si dirà che è tradizione e che quello è il mood dialettico tipico della redazione. Ma il titolo scelto da Dagospia su omicidio Gudeta va oltre i limiti dell’avanspettacolo. Un fatto di cronaca, per definizione, deve essere trattato seguendo alcuni canoni linguistici e fare dell’ironia utilizzando il nome della vittima come sponda per cercare di strappare una risata al lettore è un qualcosa di poco accettabile. Eppure, consci del proprio curriculum editoriale, non ci hanno pensato due volte a titolare così: «Ho Agitu per avidità».

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Alla notizia terribile – arrivata nella tarda serata di ieri, martedì 28 dicembre, dal Trentino – della brutale uccisione di Agitu Idea Gudeta per mano di un collaboratore che lavorava con lei nella sua azienda agricola «La capra felice» nella valle dei Mocheni, si contrappone l’assurda scelta titolistica adottata da Dagospia. Il tutto lanciato, come un grande classico, anche sul profilo Twitter del sito diretto da Roberto D’Agostino.

Dagospia su omicidio Gudeta, l’ironia che non serve quando c’è un fatto di cronaca

Poi, in realtà, di Dagospia c’è solamente il titolo. Il testo, infatti, è stato ripreso integralmente (come dichiarato prima dell’incipit dell’articolo) dal Corriere della Sera. Ma la scelta – che può essere giudicata coerente alla linea editoriale che ha da sempre il sito di D’Agostino – è del tutto fuori luogo. Non aggiunge nulla alla notizia, ma tenta solamente di far sorridere l’eventuale lettore. Ma è giusto tentare di strappare una risata parlando di un fatto di cronaca che ha visto la brutale morte di una donna? L’ironia dovrebbe essere riservata a tanti altri temi, sicuramente non parlando di un omicidio.

(foto di copertina: da titolo Dagospia su omicidio Gudeta)

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