I curriculum dei candidati al Cda Rai, tra volti noti e improbabili competenze
10/06/2018 di Redazione

La stesura di un buon curriculum potrebbe quasi essere considerata un’arte; ancora di più se ti stai candidando a un posto nel Cda Rai.
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Il parlamento a metà luglio sarà chiamato a nominare 4 dei 7 posti nel futuro Consiglio d’amministrazione.
Cda Rai, i curriculum dei candidati
Come riporta l’edizione del Fatto Quotidiano di domenica 10 giugno, sono arrivati 236 Cv consultabili su internet.
Tra questi ci sono quelli di Michele Santoro, Carlo Freccero e Giovanni Minoli.
Il presentatore di M, in un curricula discorsivo, ha puntato molto sull’editto bulgaro di Berlusconi: “Il 18 aprile 2002, durante una conferenza stampa a Sofia, il presidente del consiglio Silvio Berlusconi chiede e ottiene che Biagi, Santoro e Luttazzi siano allontanati dalla Rai“.
Freccero, già volto noto dello scorso Cda, ha ricordato i suoi lavori tra attività giornalistica, collaborazioni e pubblicazioni; mentre Minoli, in un lungo curriculum di 10 pagine, ha sottolineato come “Mixer sia diventato il più importante news magazine televisivo italiano sinonimo di televisione di contenuto“.
Cda Rai, i volti sconosciuti
C’è anche chi, dopo essersi candidato con il Movimento 5 Stelle alle elezioni del 4 marzo, sta cercando di ricostruirsi una carriera: è il caso dell’ex inviato delle Iene Dino Giarrusso. Egli stesso si definisce “ottimo in chitarra, canto, calcio, tennis e sci”, solo “buono in pallanuoto e mezzofondo”. Solo il tempo potrà dirci se queste competenze riusciranno a convincere i deputati della XVIII legislatura.
Tra gli sconosciuti, i casi più interessanti sono quelli di Salvatore Acanfora, ex capotreno della Roma-Lido che si è candidato anche alla presidenza della Repubblica, e Luigi Di Majo, avvocato penalista quasi omonimo del capo politico M5S e ministro del Lavoro e dello sviluppo economico.
(Foto credits: Ansa)