«Più di 3 disconnessioni, interruzioni di più di 270 secondi»: i criteri Agcom per chiedere il rimborso a Dazn

Si tratta delle linee guida estese per far sì che l'utente possa chiedere un rimborso all'OTT nel caso di problemi con la visione della piattaforma

27/03/2022 di Redazione

Guardare una partita di Serie A con il cronometro alla mano e con un taccuino degli appunti. No, non è la rivisitazione di Maurizio Sarri, o di qualsiasi altro allenatore che – per monitorare la correttezza del tempo di recupero assegnato o per ridisegnare gli schemi della sua squadra – si siede in panchina con questi strumenti del mestiere. Agcom, infatti, ha pubblicato i dettagli delle linee guida rispetto a una comunicazione su Dazn che aveva dato già qualche settimana fa: ovvero il diritto dell’utente di ottenere un rimborso nel caso di problema di visione della partita sull’OTT che trasmette e che trasmetterà per i prossimi due anni e mezzo la Serie A in esclusiva (fatti salvi possibili accordi all’orizzonte con Sky, per la condivisione di alcuni match).

LEGGI ANCHE > La Serie A potrebbe tornare (al 100%) anche su Sky

Criteri per rimborsi Dazn, quali sono gli elementi da considerare

Innanzitutto, scrive l’Agcom, l’utente dovrebbe assicurarsi di avere una connessione internet di un certo livello. Questo è previsto anche nelle condizioni per l’erogazione del servizio di Dazn e proprio su questo si basa la decisione dell’autorità garante.

Criteri per la qualità delle immagini

La qualità delle immagini, infatti, è uno dei problemi che potrebbero far ottenere il diritto al rimborso: molto, però, dipenderà dalla velocità della connessione a internet. Si va dalle connessioni più “lente” (2 Mbps) a quelle più veloci (superiori a 10 Mbps): nel primo caso, la risoluzione non può essere inferiore a 540 pixels, nel secondo caso non potrà essere inferiore a 1080 pixels. Nel mezzo, una serie di valori intermedi (risoluzione non inferiore a 720 pixels per connessioni superiori a 4 Mbps e a 6 Mbps).

Criteri relativi a mancati accessi alla piattaforma o all’interruzione degli eventi

Tuttavia, ci sono degli elementi che l’utente può valutare anche molto più intuitivamente: se, durante la visione di un evento, ci saranno più di 3 disconnessioni, allora si potrà chiedere un rimborso; se l’accesso alla piattaforma o all’evento fallisce per più di cinque volte, allora si potrà chiedere un rimborso; se anche ci fossero meno di tre interruzioni, ma queste dovessero essere complessivamente più lunghe di 270 secondi sul tempo dell’evento, allora si avrà diritto al rimborso.

La consistenza di questo risarcimento va dal 25% sul prezzo mensile dell’abbonamento, fino al rimborso completo, del 100%, sempre sul prezzo mensile dell’abbonamento. Tuttavia, l’Agcom ha anche previsto che le valutazioni sulle interruzioni e sulla regolarità della visione di un evento dovranno essere fatte, da parte dell’utente, a intervalli di 20 secondi.

Insomma, non è un accesso così immediato al rimborso: la fattispecie è prevista, ma l’utente dovrà dimostrare di aver subito i disservizi seguendo questi criteri. Taccuino e cronometro alla mano, dunque.

Share this article
TAGS