La Bialetti entra in crisi: a rischio le caffettiere dello storico baffo

28/10/2018 di Redazione

Gravata da 68 milioni di debitii, la storica caffettiera Bialetti rischia di non accompagnare più la giornata degli italiani.

Crisi Bialetti, la ricostruzione del Corriere della Sera

Della crisi dello storico marchio fondato a Omegna nel 1919 ne ha parlato Corinna De Cesare sul Corriere della Sera:

E’ crisi per Bialetti, l’azienda che ha inventato la moka, celebre per l’omino con i baffi creato dalla matita di Paul Campani e diventato poi un vero e proprio marchio di fabbrica. La società di revisione Kpmg ha dichiarato “l’impossibilità di esprimere un giudizio” sulla conformità del bilancio consolidato semestrale. Ma è stata la stessa azienda in una nota, a evidenziare le difficoltà ormai obiettive in cui versa il gruppo con la crisi dei noti Bialetti Store, soprattutto all’estero. Lo scorso 10 ottobre Bialetti aveva annunciato che il fondo Ochziff Capital avrebbe investito nell’azienda 35 milioni di euro nel contesto di una ristrutturazione del debito. Venerdì la comunicazione con i dubbi sulla continuità. […] Nell’ultimo anno il gruppo ha perso in Borsa il 40% del suo valore. Le difficoltà cui ha dovuto far fronte negli ultimi tempi l’azienda sono state registrate anche nel bilancio di fine 2017: “Negativo impatto delle coperture sugli acquisti di dollari, difficoltà nei nuovi mercati esteri con svalutazione parziale degli investimenti, differenze di cambio conseguenti alla svalutazione della lira turca nei confronti dell’euro calcolate sul debito finanziario contratto dalla controllata turca CEM Bialetti nei confronti della controllante

Oltre agli aspetti esclusivamente economici, una delle principali cause del marchio è dettata dall’esplosione del mercato delle cialde

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