Cosma e Damiano erano i medici dell’accoglienza gratuita: la beffa per il sindaco di Riace
23/09/2019 di Redazione
Qualcuno lo rivendicherà come un successone. Soprattutto per coloro che non hanno mai accettato il modello di accoglienza proposto dall’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano. Invece, non è altro che un ulteriore modo di rimarcare la predisposizione all’apertura del centro calabrese che ha dedicato il suo cartello d’ingresso ai santi Cosma e Damiano, le cui reliquie furono trasportate in paese ben 350 anni fa.
Cosma e Damiano, la scelta di Riace
Antonio Trifoli, il nuovo sindaco filo-leghista, ha sostituito il precedente cartello che definiva Riace ‘città dell’accoglienza’ con un altro tabellone, in cui si sottolinea l’appartenenza della terra al movimento di devozione per Cosma e Damiano. Essi stessi dei santi dell’accoglienza.
La storia di Cosma e Damiano
Già, perché Cosma e Damiano, secondo l’agiografia, erano due medici, fratelli (qualcuno sostiene addirittura gemelli) che erano originari delle zone della Turchia e che erano famosi per prestare la loro opera medica gratuitamente, soprattutto ai bisognosi. Per la loro fede nel cristianesimo e per la loro opera di proselitismo – incoraggiata in modo particolare in seguito alla messa in pratica delle loro virtù mediche – furono perseguitati, imprigionati e uccisi come martiri.
Insomma, i santi dell’accoglienza, della condivisione, dell’amore gratuito, del disinteresse, dell’attenzione verso gli ultimi e verso i più poveri. Un messaggio non così differente da quello che c’era prima, quando il cartello sull’accoglienza e la cura dei migranti identificava Riace. A volte, non ci si rende conto di quanto certi messaggi siano ancora più in linea con quelli che si vogliono smentire.
FOTO: Alvise Armellini/dpa