Cos’è e come funziona Nestflix, la Netflix dei film che non esistono

Nata da un'idea della web designer Lynn Fisher, la piattaforma è una vera e propria libreria di contenuti cinematograficamente inesistenti, ma che sono stati "citati" e mostrati in alcune pellicole (e non solo di animazione)

16/08/2021 di Enzo Boldi

Il nome ammicca – e neanche poco – alla nota piattaforma di film e serie tv in streaming. Può sembrare solamente un’abile iniziativa di marketing (e in parte lo è), ma tutto ha un senso logico. Nata da un’idea della web designer Lynn Fisher, Nestflix va a riempire quei vuoti di citazioni all’interno di pellicole cinematografiche e televisive. Lanciato lo scorso 11 agosto, il sito raccoglier (al momento) oltre 400 “film che non esistono“. In che senso? Proviamo a scoprirlo.

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Partiamo dal nome. Nestflix non è altro che la crasi tra due termini della lingua anglosassone, con un ammiccamento all’arcinota piattaforma di film e serie tv (ma anche casa di produzione e distribuzione): “Nested film“. Ovvero: tutti quei film nascosti all’interno di altri film. E non si tratta di corti o filmati realmente esistenti, ma di brevi video che s’incardinano all’interno delle trame.

Cosa vuol dire? Chi è cresciuto negli anni Novanta con il mito dei Simpson, per esempio, conoscerà a menadito le puntate di “Grattachecca e Fichetto“: un cartone animato nel cartone animato. Insomma, Nestflix è una libreria di contenuti che offre allo spettatore le “risposte” sul suo ruolo da meta-spettatore. Cosa troviamo, dunque, sul sito?

Nestflix, la Netflix dei film che in realtà non esistono

Il viaggio si snoda attorno a oltre 400 “titoli” di film che non esistono. L’obiettivo della piattaforma – oltre a essere una sorta di Wikipedia di “film nascosti” in altri film, con tutte le fattezze grafiche che ricordano da vicino Netflix – è quello di creare una libreria di pellicole che si vedono in altre pellicole e in cui gli stessi “protagonisti” dei film assumono il ruolo dello spettatore. Per esempio, tra i titoli inseriti, troviamo anche “Angel with Filthy Souls“. Di cosa parliamo?

L’immagine è nota ai più: si tratta di un film che Kevin McCallister – interpretato da Macaulay Culkin – in “Mamma ho perso l’aereo” vede in VHS e di cui utilizza alcune citazioni per terrorizzare un fattorino che gli stava consegnando la sua pizza e per tentare di allontanare i due ladri co-protagonisti del film.

E i diritti?

Insomma, su Nestflix si trova questo e altro. Ma come la mettiamo con la questione del copyright? Un aspetto fondamentale di questa piattaforma è il contenuto: non ci sono video ed estratti. Insomma, si supera qualsiasi problema riguardante il diritto d’autore, con l’inserimento di titolo e qualche screenshot (non più di quattro) con riferimento a chi ne detiene i diritti. Insomma, una Netflix non Netflix che assomiglia molto più a una Wikipedia (non a casa si può contribuire inviando suggerimenti) dei film che non esistono.

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