Coronavirus, Eike Schmidt ammette: “Pronti a chiudere gli Uffizi, ma reagire con panico è sbagliato” | Video

Giornata di festa alle Scuderie del Quirinale per l’inaugurazione della grande mostra dedicata a Raffaello per celebrarlo a 500 anni dalla morte e non poteva mancare Eike Schmidt, il direttore degli Uffizi di Firenze che ha contribuito prestando quasi 50 opere di cui 9 dipinti. Uno di questi è il Leone X, restaurato con il contributo di Lottomatica e mai così bello come possiamo ammirarlo oggi. Tuttavia era impossibile non parlare col direttore del più importante museo italiano dell’emergenza coronavirus, che proprio oggi ha portato alla chiusura delle scuole. Ai nostri microfoni ha  sottolineato come la situazione nel museo di Firenze è al momento sotto controllo:

“Sarebbe sbagliato far finta di niente, ma anche il panico non è la forma giusta per reagire a un evento eccezionale. Consideriamo poi che negli Uffizi abbiamo ancora visitatori da bassa stagione, quindi molto meno delle file che conosciamo tutti. C’è già una sorta di autoregolazione nelle sale, gli Uffizi hanno un massimale di 900 visitatori che garantisce 22 metri quadri d’aria tra un visitatore e l’altro”.

Poi arriva l’ammissione del direttore, che apre all’ipotesi di chiudere gli Uffizi a causa del coronavirus:

“Noi seguiamo indicazioni del Ministero e della prefettura, se dovessero decidere di chiudere siamo pronti a farlo. Tutti i cittadini devono sottostare agli ordini dello Stato, in questo momento abbiamo una sicurezza dei visitatori paragonabile a qualsiasi negozio. Nella nostra sala conferenze abbiamo distanziato le sedie perché non si può rinunciare alla cultura. Dobbiamo tuttavia prendere tutte le necessarie precauzioni”

Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha annunciato musei aperti il ponte dell’8 marzo, cosa che però potrebbe saltare visto che la scorsa prima domenica del mese gli Uffizi su disposizione del ministero non hanno permesso l’ingresso libero proprio a causa del coronavirus:

“I musei statali osservano da anni gratuità per l’8 marzo, quindi questa iniziativa è da noi già adottata di per sé per quella data. Abbiamo il nostro ritmo di gratuità ma proprio per l’emergenza il ministero ha sospeso quella del mese di marzo cioè la scorsa. Sono sospensioni però temporanee per seguire il comitato nazionale di sanità che prendiamo sul serio”

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