In una trasmissione di informazione si può paragonare la vicenda di Fabrizio Corona a quella di Mimmo Lucano?

Succede a Non è l'Arena, dove il parallelismo viene suggerito dalla costruzione della trasmissione di Massimo Giletti

07/10/2021 di Gianmichele Laino

Durata della pena simile, ovviamente in differenti gradi di giudizio. Tanto è bastato a Non è l’Arena per suggerire un paragone, una sorta di parallelismo tra il caso di Fabrizio Corona – intervistato dal conduttore Massimo Giletti dopo avere ottenuto le autorizzazioni necessarie per comparire in uno studio televisivo – e quello di Mimmo Lucano, l’ex sindaco di Riace recentemente condannato in primo grado a 13 anni e due mesi. L’ex fotografo dei vip afferma: «Non è vero che Lucano sia stato giudicato come personaggio. È stato difeso, e questa è la cosa più grave, da tutto l’establishment. Quando io ho preso 14 anni di galera tutti dicevano che io ero un criminale. Lucano ha preso 14 anni e noi abbiamo Letta, tutti i grandi attori e tutti gli intellettuali che dicono che non è vero, che è un’ingiustizia. Gente che è dentro il governo e si permette di criticare la magistratura».

LEGGI ANCHE > Il tweet di Salvini su Mimmo Lucano dimostra che la Bestia è più viva che mai

Corona-Lucano, l’accostamento che ha fatto discutere

In realtà, Massimo Giletti ha provato a contestare questa interpretazione a Fabrizio Corona, affermando che non si possono fare dei parallelismi tra la vicenda di Mimmo Lucano e quella dell’ex fotografo dei vip. Tuttavia, quest’ultimo pone l’accento non tanto sul caso in specie, quanto sull’entità della pena. Pare sia questo, infatti, l’elemento che Corona contesta più di tutti: due persone con pene simili, ma – allo stesso tempo – con una percezione pubblica completamente diversa.

Le vicende riguardano da un lato la cronaca, dall’altro la gestione politica di un territorio. Inoltre, se si è sollevata una certa indignazione per la condanna a Mimmo Lucano è perché quest’ultima sentenza (che, lo ricordiamo, è ancora di primo grado) sembra essere non in linea con i pronunciamenti precedenti della Corte d’appello e della Cassazione sull’entità delle misure cautelari in fase d’indagine. In questi due pronunciamenti, le indagini su Mimmo Lucano sembravano letteralmente smontate, salvo poi arrivare al verdetto del tribunale di Locri.

Inoltre, una trasmissione di informazione come Non è l’Arena avrebbe dovuto evidenziare i contesti diversi delle due situazioni, anche i diversi gradi di giudizio (in alcuni casi). Invece, si è proceduto con un accostamento suggestionante, proposto dallo stesso Corona e soltanto frenato dal conduttore Massimo Giletti. Il risultato, nella percezione dello spettatore, è che il parallelismo potesse essere giustificato.

Share this article