Il rimpatrio coatto della figlia dell’ambasciatore nordcoreano a Roma
20/02/2019 di Enzo Boldi
Il destino dell’ambasciatore nordcoreano a Roma è ancora un mistero. Da mesi, esattamente dallo scorso novembre, di lui non si sa più nulla e sulle sue sorti è stato raccontato molto. Ora, però, arriva un’altra storia poco rassicurante che riguarda sua figlia. La giovane – una ragazza che viveva insieme a lui e alla madre nella capitale italiana, dove studiava – sarebbe stata prelevata con forza dai servizi segreti della Corea del Nord che l’avrebbero obbligata a un rimpatrio coatto.
A diffondere la notizia, che si aggiunge al velo di mistero attorno alle sorti di Jo Song-gil, è stato l’ex ambasciatore nordcoreano a Londra che, durante una conferenza stampa, ha raccontato di aver saputo del rimpatrio forzato della giovane ragazza, prelevata direttamente da Roma. «Ora si trova in Corea del Nord sotto il controllo delle autorità – ha detto Thae Yong-ho, anche lui disertore del regime di Kim Jong-un -. È stata rimpatriata».
La figlia dell’ambasciatore della Corea del Nord a Roma rimpatriata coattamente
Una vicenda che coinvolge anche il governo italiano dato che si tratta di una ragazza minorenne. Secondo le fonti ben informate citate dall’ex ambasciatore a Londra, infatti, la giovane non sarebbe tornata a Pyongyang di sua spontanea volontà dopo la sparizione del padre. A intervenire sul territorio italiano – e tutto questo rende la vicenda ancor più complessa e dai risvolti internazionali – sarebbero stati proprio i servizi segreti della Corea del Nord.
L’annuncio dell’ex ambasciatore a Londra
«Non sono sicuro di quanti figli avesse Jo, ma quella che era in Italia è stata rimandata in Corea del Nord. Jo è attualmente con la moglie – ha proseguito ha aggiunto Thae – Non posso più dire pubblicamente a Jo di venire in Corea del Sud. Le punizioni imposte ai familiari di quanti sono fuggiti in Corea del Sud sono incomparabilmente maggiori a quelle riservate a coloro la cui famiglia e’ fuggita verso altri paesi».
La smentita della Farnesina
Il ministero degli Esteri italiano, ha poi smentito le parole dell’ex ambasciatore nordcoreano a Londra. «Il 3 gennaio scorso la Farnesina aveva già reso noto di aver ricevuto per via diplomatica dall’Ambasciata della Corea del Nord a Roma la comunicazione relativa all’avvicendamento del funzionario presso l’Ambasciata stessa – scrivono in una nota ufficiale -. La Farnesina ha ricevuto due note formali al riguardo. La prima, datata 20 novembre 2018, con la quale veniva data notizia dell’assunzione delle funzioni di Incaricato d’Affari a Roma da parte del Signor Kim Chon. La seconda, datata 5 dicembre 2018, con la quale si informava che l’ex Incaricato d’Affari Jo Song Gil e la moglie avevano lasciato l’Ambasciata il 10 novembre e che la figlia, avendo richiesto di rientrare nel suo Paese dai nonni, vi aveva fatto rientro, il 14 novembre 2018, accompagnata da personale femminile dell’Ambasciata»
(foto di copertina: ANSA/GIUSEPPE LAMI)