I commenti di alcuni utenti italiani dopo la notizia della morte dei due ragazzi gay armeni

Categorie: Social Network

Prima di morire, uno di loro ha pubblicato su Instagram alcune foto della coppia accompagnate dalla didascalia «Happy end»

La sera del 20 ottobre due ragazzi sono morti dopo essersi lanciati dal ponte di Davtashen, in Armenia. Prima di morire, uno di loro ha pubblicato su Instagram alcune foto della coppia accompagnate dalla didascalia «Happy end. Le decisioni sulla condivisione delle foto e sui nostri prossimi passi sono state prese da entrambi, insieme». Pink Armenia, un’organizzazione che tutela i diritti delle persone che si riconoscono nella comunità LGBTQ+, ha confermato la notizia.



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La reazione degli utenti sui social network

«Non è stato sorprendente vedere la reazione del pubblico alla notizia della morte dei due ragazzi. Le foto postate dai ragazzi sono rapidamente diventate virali sui social e sui canali Telegram, accompagnate da un linguaggio odioso e offensivo. Gli utenti hanno continuato a sottolineare il fatto che i ragazzi sono omosessuali, il che giustifica la loro decisione di suicidarsi. Molti commenti hanno persino incoraggiato altri a fare lo stesso», ha scritto Pink Armenia sul proprio sito Web ufficiale. In Armenia l’omosessualità non è più illegale dal 2003 ma la vita delle persone che si riconoscono nella comunità LGBTQ+ nel Paese non sembra essere migliorata da quel momento: molti armeni temono di essere socialmente emarginati dai loro amici o dalle loro famiglie, per questo sono spesso costretti a mantenere segreto il loro orientamento sessuale, la propria identità di genere e le proprie relazioni e questo potrebbe avere serie conseguenze sul benessere psicologico delle persone. La morte dei due ragazzi «dimostra ancora una volta che in Armenia la comunità LGBTQ+ non è al sicuro e le persone non sono protette dalla società o dallo stato» ha scritto Pink Armenia, invitando anche gli utenti dei social network ad astenersi dal pubblicare «insulti, espressioni umilianti, distorcendo i dettagli dell’incidente sotto forma di messaggi e commenti di odio».

La notizia è stata condivisa su Instagram dall’account @apriteilcervello attirando l’attenzione degli utenti italiani, alcuni dei quali hanno espresso la propria preoccupazione per l’accaduto e solidarietà alla comunità LGBTQ+ armena, mentre altri hanno commentato in modo forse poco consono la morte della coppia.



Secondo quanto riportato da Civil Net, una testata giornalistica armena, i nomi dei ragazzi erano Arsen e Tigran e uno di loro era minorenne.