Perché il contratto di governo M5S-Lega spaventa l’Europa

16/05/2018 di Redazione

Il contratto di governo M5S-Lega spaventa l’Europa. La bozza di intesa sul programma dei partiti di Luigi Di Maio e Matteo Salvini diffusa ieri dall’Huffington Post contiene delle proposte molto sgradite alle organizzazioni politiche ed economiche internazionali, ma anche inapplicabili. Il testo di 39 pagine prevede norme anti-Euro (poi smentite dalle parti, rimosse dal testo) e un intervento straordinario della Bce sul nostro debito pubblico (semplicemente impossibile da applicare).

Le norme anti-Euro nel contratto di governo M5S-Lega

Per quanto riguarda la moneta unica il documento di Movimento 5 Stelle e Lega, datato 14 maggio ore 9.30, promette l’introduzione dell’uscita dall’Euro nei Trattati europei. Al punto 20 si legge: «L’impianto della governance economica europea (Patto di stabilità e crescita, Fiscal Compact, Mes) basato sul predominio del mercato e sul rispetto di vincoli stringenti, infondati e insostenibili dal punto di vista economico e sociale, deve essere modificato radicalmente». Si parla dunque della necessità di «introdurre specifiche procedure tecniche di natura economica e giuridica che consentano agli Stati membri di recedere dall’unione monetaria, e di recuperare la propria sovranità monetaria o di restarne fuori attraverso una clausola di opt-out permanente». In tarda serata il M5S ha poi precisato che il punto è stato eliminato dall’ultima versione del documento.

La cancellazione di 250 mld di debito

Ma il punto più preoccupante (vien da dire anche bizzarro) riguarda il debito e la Banca centrale europea. Il testo M5S-Lega parla di «congelamento» e «cancellazione dei Buoni ordinari del Tesoro» posseduti dalla Bce. Nel documento si legge: «Alla fine del quantitative easing la Bce avrà nei suoi bilanci circa 250 miliardi di titoli. La loro cancellazione vale circa dieci punti di riduzione del debito pubblico». In sostanza viene chiesto a mario Draghi di cancellare tutto il debito pubblico italiano che Francoforte ha acquistato negli ultimi tre anni nell’ambito del piano di allentamento monetario. Una mossa che, secondo il documento, varrebbe «10 punti percentuali». Si tratta di una soluzione non praticabile perché i Trattati europei vietano chiaramente il finanziamento monetario degli Stati. La cancellazione del debito italiano dal bilancio della Bce in teoria significherebbe semplicemente eliminare una voce dall’attivo dello stato patrimoniale scaricando la perdita su tutti gli azionisti, che sono gli Stati membri dell’Ue. In sostanza la proposta di M5S-Lega sarebbe quella di scaricare il salasso del nostro debito sugli altri partner europei. Improponibile, oltre che impraticabile.

(Immagine da bozza di intesa sul programma tra M5S e Lega, diffusa dall’Huffington Post)

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