L’ira di Conte scavalcato da Salvini (per l’incontro con Orban)

29/08/2018 di Redazione

In teoria l’incontro di ieri tra Matteo Salvini e Viktor Orban non era per nulla istituzionale. In realtà le cose sono andate diversamente. Il leader della Lega ha parlato con il premier ungherese su Europa e immigrazione da rappresentante del governo italiano, a nome dell’esecutivo. Questo ‘format’ non è stato per nulla gradito al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che ieri si è sfogato con alcuni ministri del Movimento 5 Stelle che lo hanno contattato. A raccontare il retroscena è oggi il quotidiano Repubblica con un articolo a firma di Tommaso Ciriaco e Alberto D’Argenio:

L’eroe di Viktor Orbán medita di far saltare il tavolo. «Salvini non può delegittimare in questo modo la linea del governo», mastica amaro Giuseppe Conte sfogandosi con i ministri grillini che lo chiamano.
Sono parecchi. E sono arrabbiati con il leghista iscritto al club di Visegrad, che ha appena disegnato una politica estera alternativa a quella di Palazzo Chigi e della Farnesina. «Il premier sono io», rassicura tutti l’avvocato. Ma sa bene che non basta dirlo, se nessuno sa come fermare il treno di Salvini. Diretto a Est. Con una possibile tappa intermedia: le urne. A Milano è un trionfo di pubblico. Mezza Europa guarda ai due dell’ultradestra.

Salvini incontra Orban, e Conte si sente scavalcato

La linea ultrasovranista di Orban e Salvini preoccupa anche il ministro degli Esteri. Come riporta ancora Repubblica Enzo Moavero Milanesi sta lavorando per tenere a bada le cancellerie dell’Europa occidentale che lo cercano allarmate. E mentre lui rassicura il collega, Salvini fa di testa sua. Il ministro dell’Interno ha fatto di testa sua anche dopo l’invito del titolare della Farnesina a mantenere la cautela sui movimenti secondari. «Prima dobbiamo chiudere sulla redistribuzione e riformare la missione Sofia», gli aveva detto. Salvini ha poi annunciato che siamo pronti a lasciare la guida del pattugliamento nel Mediterraneo.

(Foto di copertina da archivio Ansa. Credit immagine: ANSA / FLAVIO LO SCALZO)

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