Zanardi, i medici: «Risveglio? Pensiamo più nei prossimi giorni che nelle prossime ore»
22/06/2020 di Enzo Boldi
I medici continuano a esser fiduciosi sulle condizioni Zanardi. La notte trascorsa nel reparto di terapia intensiva dell’Ospedale Le Scotte di Siena non ha segnalato grandi cambiamenti nello stato di salute del campione bolognese, vittima di un grave incidente venerdì pomeriggio mentre si partecipava a una gara-esibizione a bordo della sua handbike. Nelle ultime ore si è parlato degli effetti di quel violento trauma cranico che ha costretto l’ex pilota di Formula 1 a un delicato intervento di neurochirurgia, ma per il momento è presto per fare previsioni. Il nuovo bollettino è previsto per le 12 di oggi, ma il responsabile dell’emergenza-urgenza dell’ospedale Le Scotte di Siena, Sabino Scolletta, ha rilasciato alcune dichiarazioni ad Agorà, su Rai 3.
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«La notte tra domenica e lunedì è passata tranquilla, siamo fiduciosi – ha detto il medico in collegamento con Rai 3 -. Il percorso non sarà breve, avremo bisogno di tempo per valutare Zanardi nelle prossime settimane». Insomma, le condizioni Zanardi sono ancora troppo soggette a variabili che non possono essere previste e prevedibili.
#AlexZanardi “è stabile, in come farmacologico e attaccato alla ventilazione. Nei prossimi giorni valuteremo se cominciare a ridurre la pressione dei sedativi per testare il suo stato neurologico” Sabino Scolletta dir. Emergenza-Urgenza Policlinico Santa Maria delle Scotte (SI) pic.twitter.com/60mJNG0Alj
— Agorà (@agorarai) June 22, 2020
Condizioni Zanardi, le parole del medico del Le Scotte di Siena
Lo stesso responsabile dell’emergenza-urgenza dell’ospedale Le Scotte di Siena, in un’altra intervista rilasciata a Sky Tg24, ha parlato di «buoni i parametri cardiovascolari, respiratori e metabolici, ma serve cautela, il cambiamento potrebbe essere repentino». Un cambiamento nel bene o nel male. Perché i medici sanno bene che le condizioni Zanardi potrebbero essere soggette a qualsiasi tipo di miglioramento e peggioramento. E sull’ipotesi di un risveglio: «Pensiamo più nei prossimi giorni che nelle prossime ore. Al cervello serve tempo e riposo».
(foto di copertina: da Agorà, Rai 3)