Navigator senza pace, la minaccia: «Chiederemo di rifare il concorso»

L’accusa dei partecipanti al concorso navigator che hanno chiesto l’accesso agli atti per analizzare le correzioni al compito sono sicuri della loro idea: «La valutazione sulle prove è stata cambiata in corso d’opera, adesso bisogna rifare il concorso». Ma cosa li porta a essere così sicuri? Innanzitutto, i criteri di valutazione che erano stati inseriti nel bando: ogni risposta esatta valeva un punto, zero punti le risposte non date, -0,4 le risposte scorrette.

Concorso navigator, cosa è successo

Così facendo – si legge in un’analisi fatta dal quotidiano La Repubblica – la valutazione sarebbe stata tra -40 (nel caso di risposte tutte sbagliate) e di 100 (nel caso di risposte tutte giuste). Invece, i commissari Anpal che hanno effettuato le correzioni, si sono basati su una scala che andasse da 0 a 100. Per questo motivo i punteggi sarebbero lievitati e in tanti – che hanno scelto di seguire una strategia diversa nella compilazione delle domande (ad esempio rispondere a più domande per ‘coprire’ eventuali penalizzazioni) sono stati svantaggiati da questa loro scelta.

La difesa di Anpal sulla correzione del concorso navigator

Scelta che, tuttavia, era stata fatta leggendo il bando con criterio. L’accusa, infatti, è proprio quella di aver inserito un determinato criterio di valutazione nel momento del lancio del concorso e di averne applicato un altro. Se così fosse, in effetti, il concorso non potrebbe essere considerato valido. Tuttavia, Anpal si è difesa, affermando che nel bando il criterio minimo di passaggio era stato indicato non con la dicitura «60 su 100» ma con quella «60/100» che avrebbe avuto quindi come presupposto la trasformazione del punteggio in centesimi (in una scala valutativa da o a 100 appunto).

Repubblica riporta che il cambiamento in corsa sarebbe dovuto al fatto che molte province – al termine della correzione – sono risultate scoperte (la selezione, infatti, era nazionale ma prevedeva di assegnare le risorse su base territoriale). Per questo motivo, avrebbero deciso di far scattare questo meccanismo e di ‘alzare i voti’ per permettere a più persone di entrare in graduatoria. Penalizzando, tuttavia, tutti gli altri. E ora si annuncia una pioggia di ricorsi (che potrebbe bloccare il meccanismo pensato per l’applicazione del reddito di cittadinanza).

I navigator sono quelle figure professionali che servono a potenziare i centri dell’impiego e che porteranno a scegliere dei lavori da sottoporre a chi percepisce il reddito di cittadinanza. Nonostante l’erogazione dei soldi sia già attiva, al momento nessuno degli aventi diritto al reddito di cittadinanza ha avuto una proposta di lavoro. Si aspettava proprio l’immissione in ruolo dei navigator per questo scopo, dopo un concorso durato tre giorni e che si è svolto a Fiera di Roma e che ha visto partecipare quasi 20mila persone (gli iscritti erano 54mila).

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