Giulio Regeni, al via l’iter per aprire una commissione d’inchiesta parlamentare

L’unico modo possibile per raggiungere la verità su Giulio Regeni è quello di aprire una commissione d’inchiesta parlamentare. Sono stati troppi i depistaggi e le resistenze negli ultimi tre anni che hanno impedito una convergenza sull’accertamento delle responsabilità nella morte, su suolo straniero, di un ricercatore universitario italiano. Oggi, finalmente, su richiesta di alcuni parlamentari, è stato avviato l’iter per l’apertura di questa commissione d’inchiesta monocamerale, presso la Camera dei deputati.

Commissione d’inchiesta Regeni, le parole di Laura Boldrini

«Siamo già oltre il tempo massimo – ha detto a Giornalettismo l’ex presidente della Camera Laura Boldrini, tra i promotori dell’iniziativa – e non possono esserci ulteriori rinvii: questo Parlamento lo deve alla famiglia di Giulio Regeni».

Le risposte dovranno arrivare ora dal governo, possibilmente in un tempo molto breve. A illustrare i prossimi passaggi è sempre l’onorevole Boldrini: «Alcuni parlamentari della Lega hanno chiesto alcune audizioni preventive per avere delle delucidazioni in merito alla commissione d’inchiesta. Tuttavia, abbiamo fatto notare come queste audizioni debbano avvenire in seno alla commissione stessa».

Commissione d’inchiesta Regeni, l’unica strada verso la verità

Nel giro di un paio di giorni, quindi, il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi dovrebbe intervenire nella sua commissione competente per materia, in modo tale da poter rendere effettivamente più snello l’iter per la formazione della commissione d’inchiesta: «Non siamo disposti ad aspettare oltre – ha ricordato Laura Boldrini -: la commissione non può essere procrastinata. Sul tema di Giulio Regeni va fatta chiarezza per la dignità del Paese. Ricordiamolo: siamo di fronte all’uccisione di un giovane con il coinvolgimento degli apparati di uno Stato».

La commissione d’inchiesta parlamentare, lo si ricorda, può procedere alle indagini e agli esami, su un determinato argomento individuato dai deputati e dai senatori, con gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell’autorità giudiziaria. «Non intendiamo sostituirci all’autorità giudiziaria – ha chiuso Laura Boldrini -, ma attraverso la commissione d’inchiesta è possibile analizzare anche gli aspetti politici della vicenda, dal momento che nel caso Regeni è coinvolto un altro Stato. Ecco perché è necessaria. Ci auguriamo che i discorsi sulle tempistiche dell’avvio non rispondano a tattiche e strategie di alcune parti politiche».

(Credit Image: © Matteo Nardone/Pacific Press via ZUMA Wire)

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