Come viaggeremo nel post coronavirus

22/04/2020 di VoloGratis

Fino al mese di febbraio eravamo abituati a saltare da un portale di prenotazione all’altro, da un’agenzia di viaggi all’altra, e riservarci un weekend o una vacanza senza nemmeno pensarci troppo. Viaggiare per molti di noi era un po’ come uscire a fare una passeggiata in centro il sabato pomeriggio, complici anche le basse tariffe proposte dalle compagnie aeree low cost. Diciamolo, viaggiavamo anche compulsivamente. Non ci importava quasi più della meta, l’importante era acquistare quel biglietto a una manciata di euro, salire sull’aereo, staccare la spina, scattare fotografie e condividerle sui social per mostrarle ai nostri contatto. Era bello viaggiare, ma forse non l’apprezzavamo come avremmo dovuto fare.

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Come viaggeremo nel post-coronavirus, gli aspetti da prendere in considerazione

Ce ne siamo accorti quando ai primi segnali dell’emergenza coronavirus alcuni Paesi hanno iniziato a chiuderci i loro confini, quando molti vettori hanno sospeso le loro attività. Quella libertà che davamo per scontata ha iniziato a vacillare fino a essere completamente limitata, cancellata. Ora siamo in casa e – chiusi da un mese tra le quattro mura domestiche – ci interroghiamo su cosa ci aspetterà quando l’emergenza sarà passata. Me lo chiedo soprattutto io che come travel blogger ho fatto di questa passione un lavoro.

Una cosa è certa: fino a che il vaccino non sarà disponibile vivremo in un limbo, senza alcuna certezza di non ammalarci. Cambieranno le nostre abitudini e le nostre necessità, e l’impatto psicologico di ciò che stiamo vivendo influenzerà le nostre scelte. Riprenderemo a viaggiare anche perché avremo bisogno di riappropriarci dei nostri spazi, ma come? Ci sarà sicuramente un primo periodo in cui dovremo continuare a rispettare il distanziamento sociale, e il condizionamento psicologico da spazio affollato ci farà preferire alcune mete rispetto ad altre. Eviteremo inizialmente i weekend nelle grandi città e riscopriremo i piccoli borghi, quelle gemme nascoste in grado di regalarci momenti indimenticabili tra storia, arte, tradizione e gastronomia non ancora contagiate dal turismo di massa, e per questo ancora veraci.

Come viaggeremo, quali sono le prime uscite che faremo

Torneremo al contatto con la natura, prediligendo probabilmente la montagna alle spiagge affollate che dovranno comunque mettere in atto soluzioni in grado di rispettare le regole che verranno sicuramente imposte dai prossimi decreti del Presidente del Consiglio Conte, in primis quelle sanitarie. Viaggeremo pochissimo fuori dai confini nazionali e saranno pochi i turisti stranieri che trascorreranno le vacanze in Italia, anche perché la stragrande maggioranza dei Paesi esteri è in ritardo con l’epidemia coronavirus rispetto a noi.

Prediligeremo inizialmente gli spostamenti in automobile, l’unico mezzo di trasporto in grado di garantirci la sicurezza sanitaria che cercheremo per riabituarci a quella normalità a cui tanto aspiriamo. Viaggeremo sicuramente in maniera più consapevole, perché succede sempre così, le cose si apprezzano sempre quando si perdono. Ci aspetterà un’estate italiana, più familiare e meno di massa, e di certo non possiamo lamentarci, di bellezze ne abbiamo a non finire da Nord a Sud e tra le isole.

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