Come funziona un ristorante McDonald’s
07/07/2012 di Maghdi Abo Abia
Come funziona un ristorante McDonald’s? Ve lo siete mai chiesto? O addirittura non ve lo siete mai chiesto limitandovi ad aspettare impazientemente quel Big Mac che non vuole saperne di arrivare e che magari viene servito a quell’antipatico che pur di starvi davanti in fila vi ha piantato una strategica gomitata?
COME IL CLIENTE CAMBIA L’AZIENDA – Attenzione, quello che andrete a leggere non è uno “spottone” pro fast-food ma un semplice viaggio in una realtà da molti usata e goduta anche se spesso denigrata, in quanto si associa all’idea di “fast food” uno standard di qualità molto basso, l’intenzione di puntare sulla quantità anziché sul prodotto per accontentare le masse gioisamente in fila nell’intenzione di gustare un panino che “chissà cosa c’è dentro”. Questa è invece una lezione relativa al ruolo dei consumatori nei confronti dei fast-food e come i clienti con il passare degli anni grazie alla ricerca di una maggiore qualità abbiano costretto una multinazionale a virare dall’idea di “facciamo mangiare loro quello che vogliamo” a “diamo loro quello che vogliono”. Una realtà forse denigrata ma che dà lavoro a circa 50 persone a ristorante per un fatturato medio anno di circa due milioni e 300 mila euro, per usare le parole di Marco Ferrero, direttore marketing e comunicazione di McDonald’s Italia.
VIAGGIO IN CUCINA – Per capire bene come funziona la realtà di un ristorante McDonald’s siamo andati al punto vendita di Milano Duomo. Per chi è pratico della zona, il ristorante posto dietro la statua equestre di Vittorio Emanuele II, attualmente in ristrutturazione. Prima di proseguire sappiate che potete farlo anche voi partecipando a una sessione di “cucine aperte“. Ad accompagnarci nel giro è Gabriella, responsabile del ristorante. Prima di addentrarci una raccomandazione: “attenzione, non toccate niente perché le friggitrici stanno a 215 gradi mentre le piastre a 180. Potreste farvi male”. Immaginate la cucina come fosse un triangolo. La base è rappresentata dalle casse e dal banco dove vengono posti i prodotti finiti. Il lato di sinistra ospita i fritti mentre quello di destra è la cosiddetta “zona carne”. Al centro vi è un divisorio, chiamato “isola centrale” rappresentato dalla tostarice del pane e dal banco degli condimenti, dove trovano posto salse, insalate e confezioni nel quale poi porre il panino.