Come funziona la possibilità di controllare la fedina penale su Tinder

Negli Stati Uniti è ora possibile accedere al controllo della fedina penale dei propri match direttamente da Tinder (i primi due check gratuiti, poi si paga)

10/03/2022 di Ilaria Roncone

Si tratta di una possibilità che è stata annunciata da Tinder circa un anno fa e che, adesso, diventa una funzione effettiva della piattaforma. Il nuovo strumento di controllo fedina penale Tinder è parte di una partnership tra la società madre di Tinder, Match Group – e Garbo – organizzazione no-profit che opera nell’ambito della prevenzione della violenza di genere. Di cosa si tratta? La funzionalità permette di controllare la fedina penale dei propri match, in sostanza, vedendo quelli che sono – se ci sono – reati passati.

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Come funziona il controllo fedina penale Tinder

La funzionalità, per ora, è stata rilasciata per gli utenti Usa. Il controllo avviene in-app, tramite il Safety Center a cui si accedere premendo l’icona scudo blu nell’applicazione. L’annuncio è stato dato dalla società con un comunicato stampa e i risultati che si ottengono dovrebbero essere «rilevanti per la sicurezza dell’utente», come sostiene Garbo. Dalla ricerca emergono solo i dati relativi alla fedina penale ma non dati personali come l’indirizzo o il numero di telefono. La funzionalità sarà gratuita fino a due indagini sulla fedina penale. Dalla terza in poi si pagherà 2,50$ più una tassa per la transazione che andrà a finanziare le azioni di Garbo.

Si tratta, quindi, di un controllo dei precedenti penali a pagamento che avviene venendo reindirizzati da Tinder al sito web di Garbo. Come funziona la ricerca? Si parte da dati che, comunemente, ci si scambia nel corso delle prime battute quando si vuole conoscere una persona – nome e numero di telefono – e qualora non si ottenessero risultati c’è la possibilità di inserire informazioni aggiuntive come l’età. Cosa succede se un match ha un passato di violenza? L’utente viene incoraggiato a segnalarlo a Tinder. La piattaforma specifica anche che il mancato ottenimento di informazioni sulla persona non significa che l’utente possa sentirsi 100% sicuro, specificando che vanno comunque applicati i consigli dati dall’app quando si conosce una persona nuova.

La sicurezza è sempre più al centro delle azioni di Match Group, che ha anche annunciato una collaborazione con la National Domestic Violence Hotline mirata a mettere in contatto via live chat utenti e avvocati esperti nell’ambito della violenza. I destinatari sono coloro che sono «alla ricerca di maggiori informazioni sulle relazioni sane e l’abuso di relazione».

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