Le case in Gran Bretagna dovranno avere per legge delle colonnine per la ricarica delle auto elettriche
La decisione è del governo britannico e permetterà di avere 145mila punti di ricarica in breve tempo
22/11/2021 di Redazione
La Gran Bretagna prova a fare un passo in avanti decisivo verso l’innovazione tecnologica e la rivoluzione verde. L’obiettivo di rinunciare alle auto a benzina e diesel a partire dal 2030 si arricchisce di un nuovo provvedimento volto a favorire la distribuzione e la diffusione di auto a zero emissioni. Infatti, le colonnine elettriche di ricarica per le automobili con questa tecnologia dovranno essere installate in ogni nuova abitazione e in ogni nuovo edificio – anche a uso commerciale – che verrà costruito nei prossimi mesi. Lo prevede una legge del parlamento britannico, che punta all’installazione di almeno 145mila nuove stazioni di ricarica per le auto elettriche nel prossimo anno.
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Colonnine elettriche in Gran Bretagna, la svolta con la legge
Sarà Boris Johnson in persona ad annunciare all’industria automobilistica la novità: «Questo è un momento cruciale, non possiamo andare avanti in questo modo – sosterrà il primo ministro britannico di fronte agli stakeholders del settore -. Dobbiamo adattare la nostra economia alla rivoluzione industriale verde». Stando ai piani del governo, questa legge dovrebbe abbattere le difficoltà che si incontrano, in questo periodo storico in Gran Bretagna, per quanto riguarda le stazioni di ricarica dei veicoli elettrici a zero emissioni. Inoltre, lo stesso provvedimento agevolerà anche i sistemi di pagamento per quanto riguarda le ricariche elettriche delle automobili. Secondo il governo britannico, il 16% delle emissioni del Regno Unito nel 2019 è stato collegato ai veicoli a benzina o diesel. Va da sé che rendere sostenibile l’industria dell’auto elettrica sia un obiettivo principale della transizione verde. Al momento, le stazioni di ricarica sono poco più di 15mila, insufficienti per rispettare la scadenza del 2030.
I critici della legge affermano che questa decisione non permetterà una distribuzione omogenea delle stazioni di ricarica elettrica in tutto il Paese, ma senza dubbio anche il partito labourista riconosce che, in questo modo, le colonnine di ricarica saranno più numerose rispetto al momento attuale.
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