È vera la storia del 60% di ‘codici verdi’ al Pronto Soccorso del San Raffaele?

Ne ha parlato Alberto Zangrillo a L'Aria che Tira nella giornata di martedì. Vediamo i dati in tempo reale

28/10/2020 di Enzo Boldi

Il capitolo più delicato in questa seconda ondata è la pressione sugli ospedali e sui pronto soccorso in tutta Italia. Nella giornata di martedì, in collegamento con L’Aria che Tira (su La7), Alberto Zangrillo ha sottolineato come al San Raffaele di Milano – dove lui lavora come primario dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione Generale e Cardio-Toraco-Vascolare – il 60% degli arrivi sia in codice verde. Insomma, persone non in gravi condizioni che – poi – lasciano il nosocomio nel giro di poche ore (o, comunque, nel corso della stessa giornata). Parole che hanno provocato molte reazioni. Proviamo ad analizzare la dichiarazione sui codici verdi al San Raffaele.

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Questa la dichiarazione di Alberto Zangrillo in collegamento con L’Aria che Tira: «Folla nei pronto soccorso? Il 60% dei malati viene dimesso entro le 10 ore, sono i cosiddetti codici verdi. Non c’è in questo momento il disastro, dobbiamo tutti fare la nostra parte». Si parlava di Covid e dei cittadini che si rivolgono ai Pronto soccorso per ricevere cure. Non si specifica se il riferimento del primario fosse alla situazione complessiva o solamente alle persone positive al Coronavirus.

Codici verdi al San Raffaele, proviamo a fare chiarezza

Dopo queste parole, in molti hanno provato a verificare la dichiarazione. In che modo? La Regione Lombardia utilizza un’app smartphone per monitorare l’affollamento dei Pronto Soccorso su tutto il territorio. Si chiama ‘Salutile Pronto Soccorso’ e serve ai cittadini per verificare il livello di affollamento nei vari nosocomi meneghini e lombardi. Abbiamo visto la situazione registrata alle 15.26 di oggi, mercoledì 28 ottobre. E questo è il risultato che emerge dal Pronto Soccorso del San Raffaele.

Il Pronto Soccorso risulta affollato: al momento ci sono 6 pazienti in codice rosso in trattamento, 39 in codice giallo, 37 in codice verde e nessuno in codice bianco. In attesa c’è un codice verde e tre codici gialli. Insomma, oltre la metà dei pazienti non sono codici verdi al San Raffaele. Ma questo non vuol dire che la dichiarazione di Zangrillo sia del tutto errata.

I numeri contestualizzati

I numeri devono essere contestualizzati per almeno due ragioni. Questi dati sono variabili e rappresentano la situazione in tempo reale. Quindi bisognerebbe fare una media della giornata e non soffermarsi su numeri estemporanei. La seconda, invece, riguarda le stesse parole di Zangrillo: non è chiaro se il medico facesse riferimento solamente ai pazienti che arrivano in ospedale con Covid o facesse un ragionamento totale sulla situazione in Pronto Soccorso.

(foto di copertina: da L’Aria che Tira, La7)

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