Te lo ricordi Clubhouse? Ora non servono gli inviti, superata dopo un anno la versione beta

Categorie: Social Network
Tag:

Potrebbe essere l'unico caso clamoroso in cui la versione beta ha avuto più successo di quella ufficiale

Non è più un club esclusivo o per pochi intimi. A un anno dal lancio della versione beta, Clubhouse rinuncia alla formula degli inviti e esce finalmente dalla fase della sperimentazione. L’annuncio è stato fatto nelle scorse ore sul blog ufficiale del social network delle stanze audio. Sicuramente, un passo in avanti per una applicazione dal clamoroso successo (che, non a caso, nel gennaio del 2021 era stata valutata 4 miliardi di dollari) che, tuttavia, sembra già in fase discendente, a causa dei tanti tentativi – da parte di social network decisamente più rodati – di inserire le interazioni audio nei loro già collaudati sistemi di interazione.



LEGGI ANCHE > Clubhouse e i punti oscuri delle stanze italiane

Clubhouse supera inviti: nessuna limitazione all’utilizzo

Nella nota ufficiale di Clubhouse si legge: «Abbiamo rimosso il nostro sistema di liste d’attesa in modo che chiunque possa partecipare. Se hai un club, puoi pubblicare il tuo link in lungo e in largo. Se sei un creator con un pubblico, puoi coinvolgerlo tutto. Se stai organizzando un evento pubblico, chiunque può partecipare. Puoi portare amici intimi, compagni di classe, familiari, colleghi e chiunque altro desideri, su iOS o Android».



Già, perché Clubhouse, qualche mese fa, è passato anche in versione Android dopo i primi mesi di sperimentazione soltanto per i dispositivi iOS. Migliorie e stati di avanzamento che, tuttavia, non sembrano – almeno in Italia – trovare lo stesso entusiasmo che aveva provocato il social network dell’audio al momento del lancio della sua versione beta. Sarà, però, una percezione soltanto del Bel Paese. I numeri ufficiali, al momento, parlano di un progetto in crescita: 10 milioni di persone aggiunte alla community da quando è stato lanciato Android a metà maggio, con 90 milioni di messaggi diretti inviati da quando abbiamo è stato lanciato il programma Backchannel, soltanto la scorsa settimana.

Clubhouse continuerà ad aggiornare la sua app ogni settimana, massimo due. Continuando a puntare su un valore che, effettivamente, risulta essere remunerativo per il suo board: la permanenza del pubblico sull’applicazione. Al di là del numero di utenti totali, infatti, il dato che più interessa agli sviluppatori (ma anche agli investitori) è la lunghissima permanenza media, superiore all’ora al giorno (dato comunicato sempre sul blog ufficiale di Clubhouse). Un tempo infinito, nel mondo dei social network che cerca sempre di più di accorciare i tempi di comunicazione.



Basterà il superamento del sistema di inviti nelle stanze per dare una nuova spinta all’utilizzo di Clubhouse anche in Italia?