Sulla facciata della Regione Lombardia hanno proiettato la classifica escort 2019
27/01/2020 di Enzo Boldi
Sponsorizzazione o errore? La vicenda dello spot con la classifica escort 2019 proiettato su una delle pareti del palazzo della Regione Lombardia rischia di avere ripercussioni anche politiche. Qualche giorno fa, infatti, è comparso un video interattivo su uno dei muri principali della struttura, con tanto di resoconto dei voti ottenuti attraverso un noto portale dedicato che permette di fornire recensioni, in base alle esperienze personali. Il Partito Democratico chiede chiarimenti al presidente Attilio Fontana.
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«Sul Pirellone abbiamo visto le scritte pro Family day, non ci aspettavamo certo di vedere su Palazzo Lombardia la pubblicità delle escort – ha detto a La Repubblica il consigliere regionale Pietro Bussolati (Partito Democratico) -. È vero che il presidente Fontana aveva detto in un’intervista alla Zanzara di Radio 24 di essere favorevole alla legalizzazione della prostituzione e di voler chiedere su questo tema autonomia da Roma, e forse questo è il primo atto concreto».
La classifica escort sui muri della Regione Lombardia
La vicenda, però, sembra essere più grave dell’ironia che la storia della classifica escort 2019 può provocare. Si tratta, infatti, di capire se quella proiezione (con tanto di logo dell’azienda che ha prodotto lo spot) sia stata autorizzata e, soprattutto, se sie avvenuta dopo un regolare contratto di sponsorizzazione. Due binari paralleli che, però, sono destinati a incontrarsi.
Le polemiche inevitabili
In entrambi i casi – con l’autorizzazione o senza – le reazioni non possono che essere avverse. Nel primo caso, cioè se il tutto ha ricevuto il via libera dalla Regione Lombardia, ecco entrare a gamba tesa la polemica sullo scegliere un tema così ardito da proiettare sulle pareti di un palazzo istituzionale. Nel secondo, invece, ci sarebbero da sottolineare come il tutto sia potuto avvenire in barba ai regolamenti.
(foto di copertina: da profilo Twitter di Escort Advisor)