Abbiamo intervistato l’uomo che la rete vuole far salire al Colle

28/08/2019 di Enzo Boldi

Da martedì sera è spuntato in rete l’hashtag #CivatisalialColle. Un’iniziativa che è stata rilanciata da migliaia di utenti, facendola diventare un trending topic che è stato accolto con un sorriso (e tanta voglia di fare) da parte dello stesso Giuseppe Civati. Un movimento che nasce dal basso della rete, con l’obiettivo di riportare in alto, come spiegato dallo stesso fondatore di Possibile, in valori di un cambiamento che deve essere diverso da quel che è stato fatto passare finora. Il vero punto di rottura rispetto al passato, infatti, deve essere la tutela dell’ambiente attraverso politiche ad hoc rispetto al temporeggiamento di cui ci si è resi protagonisti finora.

«Mi sono addormentato salendo al Colle – ha detto Giuseppe Civati a Giornalettismo -. Tutto merito di un hashtag lanciato spontaneamente da una ragazza che aveva preso spunto dalla mia fotografia con la maglietta dedicata a Mattarella. Si tratta di una questione ironica che, però, alle sue spalle ha un qualcosa di molto più serio». Il tutto, infatti, prevede un vero e proprio ‘Cambiamento’. Non si tratta di affrontare temi politici e di poltrone, ma di una sorte di richiamo della rete a rendere primari questioni che sono eviscerate troppo spesso dai discorsi partitici.

Civati sali al Colle, l’hashtag del giorno

«Le tematiche ambientali non vengono mai portate avanti. Gli italiani, come testimoniato da quell’hashtag ironico #CivatiSaliAlColle, vogliono che nell’agenda dei governi ci siano le questioni legate al clima e non solo. C’è bisogno di un Esecutivo che si occupi anche delle diseguaglianze, seguendo un piano di discontinuità rispetto al passato più o meno recente», ha spiegato Giuseppe Civati. Parole che sembrano andare in contrasto con quello che sta per avvenire tra i palazzi del potere, dove l’accordo tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico – dopo il divorzio tra pentastellati e leghisti – non sembra aver toccato argomenti portati in piazza, per esempio, dai giovani del Friday For Future.

Non a caso, Possibile ha lanciato anche una raccolta firme chiamata Firmamento’. Si tratta di un progetto ad ampio respiro che va ben oltre un gioco delle poltrone. È un programma a cui aderire e da condividere per creare un’agenda di mantra da affrontare nel corso delle prossime elezioni politiche. A prescindere da quando si tornerà al voto.

La situazione attuale: «In confronto, la Prima Repubblica è Disneyland»

Giuseppe Civati ha poi fatto un quadro della situazione attuale della politica italiana. Oltre ad aver sottolineato come le priorità sembrano ben differenti rispetto all’esasperazione delle persone in questi giorni lunghi e controversi di trattative, l’editore e fondatore di Possibile ricorda come – nel 2013 – era stato insultato da alcuni rappresentanti della Sinistra (del Pd) per il suo no all’apertura in direzione Centrodestra: «Ora loro sono tutti là a cercare in posto in questo nuovo governo». Poi c’è spazio anche per la coerenza, sempre più distante dalla politica italiana (e non solo): «Stiamo per arrivare a un Conte Presidente del Consiglio con due maggioranze diverse nel corso della stessa legislatura. In confronto, la Prima Repubblica è Disneyland».

(foto di copertina: ANSA/ALESSANDRO DI MEO)

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