Il caso Circumvesuviana non è abbastanza social per Salvini + Rpt +

06/03/2019 di Enzo Boldi

+ RPT IN SEGUITO A DIVERSI AGGIORNAMENTI SULLA QUESTIONE +

Una violenza è un atto aberrante, a prescindere da chi la commetta. Poi, però, ci si accorge che i carnefici vengono trattati in maniera diversa in base alla loro nazionalità e al colore della loro pelle. Così accade che del caso del presunto stupro nell’ascensore della Circumvesuviana il ministro dell’Interno Matteo Salvini si sia ‘dimenticato’ di parlarne. Non come accaduto in altri fatti di cronaca che hanno visto come protagonisti migranti, richiedenti asilo o stranieri. Niente proclami social, niente definizione di ‘stronzi’ come accaduto per l’uomo che, ubriaco alla guida, ha invaso la corsia uccidendo due persone.

Le indagini sono coordinate dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone hanno portato questa mattina al fermo di tre ragazzi, tutti italiani e residenti in un piccolo paese dell’hinterland vesuviano. Contro di loro l’accusa di violenza sessuale di gruppo nei confronti di una 24enne originaria di Portici, che sarebbe stata stuprata nell’ascensore della stazione San Giorgio a Cremano della Circumvesuviana. La loro individuazione è avvenuta in tarda notte e intorno alle 4 del mattino erano in commissariato.

Presunto stupro Circumvesuviana, fermati tre italiani. Salvini non ne parla

Un grave fatto di cronaca che, però, non viene citato, a 16 ore dallo stupro, da quel ministro Matteo Salvini sempre pronto a metterci la faccia sui social per denunciare gli eventi tragici che accadono in Italia. Questa volta, però, la vittima italiana è finita nelle mani di carnefici italiani. Non del migrante della prima ora o del richiedente asilo che si macchia di un reato. Forse troppo per poter condividere questa notizia con il suo popolo del web, perché questo presunto stupro nella Circumvesuviana crea sì indignazione, ma non si può gridare ‘porti chiusi’, ‘è finita la pacchia’ o ‘prima gli italiani’.

Meglio parlare della baraccopoli di San Ferdinando

Un fatto di cronaca che non porta consensi elettorali e quindi è meglio fare una diretta social sullo sgombero della baraccopoli di San Ferdinando, in provincia di Reggio Calabria. Quello sì che crea consenso elettorato, fomenta l’odio e trova vari capri espiatori su cui fare una campagna elettorale perpetua. I tre carnefici italiani, invece, rischiano di mandare in cortocircuito la strategia social dell’odio. Ecco perché è meglio non parlarne.

++ Aggiornamento delle 14.12 ++

Alla fine, a qusai 24 ore dalla notizia, Matteo Salvini ha deciso di parlare del caso dell Circumvesuviana sui propri canali social. Poche parole con il richiamo all’ergastolo (cosa non prevista dal nostro sistema legislativo) per chi commette violenze sessuali su donne e bambini.

 

++ Aggiornamento del 4 aprile 2019 ++

Secondo i giudici del tribunale del Riesame di Napoli, non ci sarebbe stata violenza nel caso della Circumvesuviana a San Giorgio a Cremano. Stando alle motivazioni del tribunale, infatti, la ragazza avrebbe mentito

 

(foto di copertina: ANSA/CESARE ABBATE)

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