La bufala della circolare per la scuola in DAD nel Lazio fino al 18 gennaio

La Regione Lazio ha smentito categoricamente un rumor diffuso sui social network: la possibile origine del qui pro quo

03/01/2022 di Redazione

Non ci sarà alcuna circolare DAD in Lazio: la scuola riprenderà regolarmente al termine di questo periodo di vacanze per le festività natalizie. In queste ore, soprattutto sui social network, sta circolando la notizia – infondata – di una presunta circolare per mettere le scuole superiori in Dad fino almeno al 18 gennaio nella Regione Lazio. Tuttavia, è stato lo stesso ufficio stampa del palazzo della Pisana a smentire categoricamente questa circostanza, minacciando anche eventuali azioni legali per i propagatori di quella che è stata definita una vera e propria fake news.

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Circolare DAD in Lazio, non è vero che la scuola non riprenderà in presenza fino al 18 gennaio

«Sta circolando in queste ore – si legge nella nota della Regione Lazio – sui social una fake news in cui si annuncia una imminente ordinanza per avviare la didattica a distanza nelle scuole statali superiori del Lazio fino al 18 gennaio. Si tratta di una notizia falsa e la Regione attiverà fin da subito tutte le azioni legali per individuarne gli autori. È utile ribadire che tutte le misure applicate nella gestione dell’epidemia Covid-19 vengono comunicate esclusivamente sui canali ufficiali della Regione Lazio».

La possibile origine della fake news

Ma da dove è nato quello che potremmo definire un gigantesco errore alimentato dal passaparola sui social network? Effettuando una rapida ricerca su Google, ci si può imbattere in un articolo del Messaggero datato 8 gennaio 2021 (esattamente un anno fa). Di questi tempi, infatti, lo scorso anno era stata emessa una ordinanza per la didattica a distanza delle scuole superiori, esattamente fino al 18 gennaio. L’articolo faceva riferimento, appunto, al 2021 e non al 2022. 

Altri risultati sul motore di ricerca rimandano alla pagina del sito della Regione Lazio che documentava il provvedimento lo scorso anno. A quel link, attualmente, non corrisponde un errore 404 di pagina non trovata. Il fatto che in alcuni siti sia riportato il link comunicando la data del 18 gennaio senza la contestualizzazione dell’anno può aver indotto all’errore. Da qui il passaparola sui social network e il necessario intervento della regione per stroncare sul nascere la diffusione di una comunicazione molto pericolosa.

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