La Circe della Versilia è morta
15/01/2019 di Redazione
L’avevano ribattezzata la Circe della Versilia. Maria Luigia Redoli è morta quest’oggi, 15 gennaio 2019, ad Arezzo. Era stata accusata di aver ucciso, insieme all’amante, il marito Luciano Iacopi a Forte dei Marmi, la notte fra il 16 e il 17 luglio 1989. Quello della cittadina della Versilia, fu uno dei delitti di cronaca più seguiti nell’Italia di fine anni Ottanta-inizio anni Novanta. Anche la storia dei protagonisti contribuì ad allargare la platea delle persone che si interessarono alla vicenda.
Circe Versilia morta: la storia di Maria Luigia Redoli
La più enigmatica di tutte fu proprio la Redoli, la Circe della Versilia. Soprannome tratto dalla mitologia scelto non a caso: la donna aveva una vera e propria ossessione per la magia nera e per l’occulto e avrebbe contattato, nel corso della sua vita, più di uno stregone per ottenere una fattura contro il marito.
A 50 anni fu accusata, insieme all’ex carabiniere di 23 anni Carlo Cappelletti, di aver ucciso il marito, il cui corpo venne ritrovato nel garage della loro abitazione di Forte dei Marmi in una caldissima estate italiana. La donna venne accusata di essere la mandante dell’omicidio, circostanza da lei sempre rifiutata categoricamente. Assolta in primo grado per insufficienza di prove, la sentenza venne ribaltata in appello, con la successiva condanna all’ergastolo.
Gli ultimi giorni della Circe della Versilia
Dopo 24 anni di carcere, si trasferì a Pavia in regime di libertà vigilata, poi l’ulteriore spostamento in Toscana. La donna, che aveva 80 anni, era da tempo gravemente ammalata: soffriva di una patologia ai reni ed era stata ricoverata nell’ospedale di Arezzo, il San Donato. I cittadini di Arezzo si sono detti sorpresi dalla notizia della sua morte in città: in pochi – a quanto pare – erano a conoscenza del suo ultimo spostamento. Ma la vicenda che scosse l’estate della Versilia, quella sì, la ricordavano tutti.