Paola Taverna accusa le «frange estremiste» per le aggressioni ‘al Cinema America’

29/07/2019 di Enzo Boldi

Nei giorni scorsi le pagine di cronaca sono tornate a raccontare l’ennesima aggressione – di stampo squadrista e per motivi ideologici che non possono non rimandare al fascismo – nei confronti di un ragazzo. La sua ‘colpa’? Indossare una maglietta del Cinema America. Una storia, purtroppo, nota ai più visti gli episodi ripetuti negli ultimi mesi, come quanto accaduto poco più di un mese fa nei pressi di Trastevere, a Roma. Questa volta la violenza ha varcato i confini capitolini, sfociando anche a Frosinone, durante un concerto di beneficenza contro la leucemia.

La denuncia arriva sui social, con il racconto fatto dal profilo Twitter del Piccolo America: «Francesco è stato aggredito stanotte perché indossava la nostra maglia mentre era a un concerto di beneficenza contro la leucemia in ricordo di un suo amico morto. Minacciato nei bagni poi inseguito e picchiato. Tutta la nostra solidarietà. Nessun passo indietro». Il tutto con l’hashtag Cinema America.

Nuova aggressione a un ragazzo con la maglia del Cinema America

Un grave fatto di cronaca, un’aggressione che – come accaduto anche nel triste e recente passato – ha dei biechi motivi ideologici. A Trastevere, infatti, furono coinvolte persone legate ai movimenti neo-fascisti e di ultra-destra. Anche in questo caso, visto il motivo dell’aggressione (cioè la maglietta del Cinema America), la matrice è la stessa. E bisogna avere il coraggio di denunciare queste persone, parlando apertamente di fascismo. Ma per Paola Taverna, senatrice M5S, la colpa è di ‘frange estremiste’.

 

I Fascisti del Terzo Millennio

La condanna per questo gesto violento è sacrosanta, ma non si può fare di tutta l’erba un fascio. I responsabili hanno un netto e definito colore ideologico (se di politica non vogliamo parlare). Non si tratta di «frangia estremista», che vuol dire tutto e niente. Si tratta di aggressioni dei fascisti del Terzo Millennio.

(foto di copertina: ANSA / ETTORE FERRARI + Twitter Piccolo America)

Share this article