Ciclismo e bici truccate: sospetti sulle vittorie di Cancellara
31/05/2010 di Donato De Sena
Su You Tube impazza il video che spiega come andare più forte su due ruote con l’aiuto del doping tecnologico.Tirato in ballo il campione svizzero che in primavera ha vinto due grandi classiche del panorama mondiale: Giro delle Fiandre e Parigi Roubaix.
Erano stati il giornalista Rai Alessandro Fabretti e il commentatore Davide Cassani, ex ciclista professionista, entrambi veterani delle telecronache delle corse ciclistiche di tutto il mondo, a lanciare il sasso nello stagno. Qualche giorno fa in una delle trasmissioni che fa parte del palinsesto del Giro d’Italia spiegavano come fosse possibile grazie ad un semplice escamotage truccare una bicicletta da corsa per andare più forte. “Quando si dice un corridore va come una motocicletta: le biciclette truccate esistono e noi oggi abbiamo una prova“, diceva Fabretti. “L’ho provata e vi dico che se io corressi con questa bicicletta potrei vincere delle tappe al Giro d’Italia nonostante i miei cinquant’anni“, annunciava Cassani.
MOTORINO E BATTERIA INVISIBILI – Nel servizio veniva mostrato come fosse possibile, azionando un bottoncino posizionato poco più su della leva dei freni, fare in modo che la bici cominci a lavorare da sola, che le pedivelle dei pedali girino più velocemente, in sostanza, che l’atleta faccia molto meno fatica in sella. “Va da sola, anzi non si ferma la ruota. C’è una piccola batteria nel tubo (verticale, nda) vicino alle pedivelle, non si vede assolutamente niente. Quando pedali e azioni questo bottoncino la bicicletta ci parte. E’ una cosa impressionante. Potrei andare a 60 all’ora se la usassi io“, spiega Cassani. “Qualche corridore l’ha usata?“, chiede a quel punto Fabretti. La risposta è inquietante: “Chi ce l’ha data ci ha detto di sì“.
100/150 WATT IN PIU’ – Oggi qualcuno prova a svelare il mistero. Sotto accusa è Fabian Cancellara, campione svizzero della Saxo Bank, vincitore in carriera di ben due Parigi-Roubaix, un Giro delle Fiandre, una Tirreno-Adriatico, un Giro di Svizzera, una Milano Sanremo, oltre ad un olimpiade e tre campionati mondiali a cronometro. Un video di You Tube, che in soli due giorni ha ottenuto circa 60.000 visualizzazioni, già ripreso da diversi siti e forum stranieri, mette in discussione i suoi ultimi grandi successi, il Fiandre (4 aprile scorso) e la Roubaix (11 aprile). L’autore, Michele Bufalino, sottolinea come gli allunghi di Cancellara siano “quasi innaturali“, parla di “progressione impressionante“, ed evidenzia qualche gesto oscuro del corridore svizzero, forse compiuti per azionare il fatidico tasto che dà il via libera al doping tecnologico capace di incrementare la potenza sviluppata in bici di 100/150 watt. Bolla come “impietosa” una inquadratura del Fiandre, corsa in cui Cancellara stacca sul terribile muro di Grammont il campione belga Tom Boonen.
SCANDALO O FALSO SCOOP? – Si tratta di una bufala del web o di un inganno ben riuscito da parte del corridore? I commentatori si dividono. “Non abbiamo niente da nascondere. Il video non è stato accelerato“, scrive l’utente che ha postato le immagini per difendersi dalle accuse di aver montato un falso scoop. “Gli attacchi di Cancellara possono destare parecchi sospetti – scrive qualche altro – Ad occhio si nota, specie per il caso della Roubaix, qualcosa di strano. Oltretutto le sue super accelerazioni arrivano sempre da seduto sui pedali e dopo aver trafficato con il cambio. Chi vivrà vedrà“. Si grida allo scandalo: “La bici truccata non è ciclismo!“, “Che ladri!“, “Che merde!“, “Carriera sicuramente finita! La federazione indagherà!“, “Pare che ha bevuto la bomba di Fantozzi!“. Mentre altri assolvono l’atleta: “Cancellara è semplicemente forte“, dicono. Spiega Marcello: “Cancellara per scattare si alza sulla sella, poi quando raggiunge gli altri questi si guardano e lui continua! I movimenti che fa sulle leve cambio sono del tutto normali! Anzi, sul muro dopo che cambia con la destra la pedalata diventa più veloce perchè mette un rapporto più agile. Il fatto di accelerare senza alzarsi di sella è una cosa che faccio pure io. Prima di affermare certe cose è meglio essere sicuri!“.
PRO E CONTRO – Stesso duello anche su Facebook, dove, per l’occasione, è nato il gruppo No alle bici dopate. In bacheca lo scontro è vivo. “Questa è davvero grossa! Anche perchè, Cancellara a parte, chissà quanti altri l’anno usata… dato che pare che esista dal 2004. Incredibile!“, dice Andrea. “Roba da matti!“, esclama Luca. Mentre Daniele parla di “scandalo“. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Fabio: “Mamma mia, ragazzi, avete ragione! E’ uno scandalo! E Cancellara che impostore! Ma non è stato ancora inquisito?“. E’ Antonio a prendere le difese di Cancellara: “Scusate, Cancellara è un corridore vero ha vinto campionati del mondo a sfilze da quando aveva 16 anni… ma che state dicendo?!“. Ed accusare Cassani: “Certa gente parla a vanvera… e neanche merita… non si può sparare a zero sul mondo in cui a lui in prima persona gli ha permesso di essere quello che è adesso… è una ruota che gira e a lui è girata bene per fortuna…“.
NESSUNO PAGHERA’ – Il problema è che, Cancellara a parte, chiunque abbia utilizzato finora il turbo invisibile possa riuscire facilmente a farla franca. Scriveva due settimane fa Crstiano Gatti sul Giornale: “Il timore che qualcuno abbia montato il motore miracoloso non è la solita paranoia dei perdenti. È un sentimento molto sentito nelle alte sfere dell’Uci, la federazione mondiale del ciclismo“. E fargliela pagare sarà difficile: “Anche se segretissimo, il motore magico ha i mesi contati. Adesso che la sua presenza diventerà di dominio pubblico, avrà vita ancora più corta. Chi l’ha già usato, magari vincendo corse importantissime, con scatti nel finale di tale potenza che nessun preparatore e nessun fisiologo riescono a spiegarsi, non rischia più nulla. Chi eventualmente lo sta usando, o ha intenzione di usarlo anche qui al Giro, si vedrà costretto ad accantonare velocemente l’affascinante aiutino“.
DUBBI E DOMANDE – Comunque restano dei quesiti da chiarire: nel filmato si sente chiaramente il rumore del motore elettrico quando entra in azione, come mai i corridori vicino a Cancellara non lo hanno notato? Non tutti i ciclisti pedalano allo stesso modo, dipende dal fisico. Cancellara è alto e massiccio, fa più fatica ad alzarsi sui pedali che ad accelerare restando seduto. Quando al minuto 3:45 del video Cancellara sembra partire a razzo, in realtà gli altri quattro corridori che avevano tentato lo scatto stavano già rallentando (notare che il primo e l’ultimo si voltano e smettono quasi di pedalare), Cancellara invece non interrompe il suo slancio e prosegue. Infine lo strano “movimento rapido” potrebbe non essere altro che un banale salire di marcia. Cancellara usa un gruppo cambio non proprio tradizionale, come viene spiegato qui “Il sistema Sram Red, poi, si avvale del già collaudato sistema “Double tap”, che consente, con una piccola escursione della leva, di passare al rapporto più lungo, e con una escursione maggiore al rapporto più corto.” Inoltre nessuna batteria di ingombro così limitato può fornire 150w per più di una decina di secondi. Dopo sarebbe solo peso in più da trainare per il ciclista.