È morto Christo, l’artista che ci ha fatto camminare sulle acque del lago d’Iseo

01/06/2020 di Redazione

In questo terribile 2020, dobbiamo scontare anche la morte di Christo, l’artista di 84 anni che disegnava le sue traiettorie impossibili sui paesaggi, che voleva quasi contenerli all’interno delle sue strutture che, non a caso, sembravano dei grandi sistemi per impacchettarli. Christo Vladimirov Javacheff è morto nella sua abitazione di New York e sul referto del decesso c’è scritto che la sua morte è sopraggiunta per cause naturali.

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Christo, la morte dell’artista che ci fece attraversare il lago d’Iseo

The Floating Piers sul Lago d’Iseo è l’ultima opera con cui ha lasciato il segno in Italia, anche se l’artista di origini bulgare con il nostro Paese aveva un rapporto quasi viscerale, dal momento che uno dei momenti iniziali della sua carriera si lega alla sua scultura provvisoria a Porta Pinciana a Roma. L’opera monumentale sul Lago d’Iseo che ha permesso a 1 milione e 300 mila persone in sole tre settimane di attraversare le sue acque su una passerella color arancione resta l’ultima provocazione italiana di un artista che aveva fatto della sua opera quasi un concetto pop. Vivibile, fruibile, attraversabile. I suoi concetti che diventavano tutt’uno con il mondo circostante proprio quando le sue opere d’arte venivano toccate e calpestate dalla gente.

L’ultima sua opera sarà l’impacchettamento dell’Arco di Trionfo a Parigi. La pandemia l’aveva costretto a rinviare questa esibizione al 2021. Nonostante la morte di Christo, la sua opera sopravviverà: l’Arco di Trionfo verrà avvolto dai materiali che lui stesso aveva immaginato. Nella città dell’arte per eccellenza si consumerà il commiato di una personalità controversa e, per molti aspetti, geniale.

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