Solo 3 punti di penalizzazione al Chievo Verona e 3 mesi al presidente Campedelli
13/09/2018 di Enzo Boldi
Può esultare il Chievo Verona e il suo Presidente. Il Tribunale della Figc ha scelto una linea morbida rispetto alle richieste della Procura e ha penalizzato i clivensi di soli 3 punti in classifica e Luca Campedelli è stato inibito per 3 mesi. L’inchiesta che vedeva coinvolto il club gialloblu riguardava le plusvalenze fittizie perpetrate negli anni per sistemare i bilanci. La penalità deve sarà scontata nel corso di questa stagione.
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Il Tribunale federale Nazionale, presieduto dal giudice Cesare Mastrocola, ha così deciso di non accettare in toto le pesanti richiesta fatte ieri dalla Procura della Figc, rendendo molto più morbida la sanzione a carico del club e del suo presidente. «È stato accolto il deferimento del Procuratore federale, sanzionando il Chievo con 3 punti di penalizzazione in classifica da scontare nella stagione sportiva in corso e un’ammenda di 200mila euro», si legge nel testo della sentenza.
Sentenza soft per Campedelli e il Chievo Verona
Inibizione anche per il presidente Luca Campidelli e altri dirigenti: «Il TFN – si legge ancora nel testo della sentenza – ha inoltre sanzionato con 3 mesi di inibizione il presidente del Consiglio di Amministrazione della società Luca Campedelli e con 1 mese e 15 giorni i consigliere della società Piero Campedelli, Giuseppe Campedelli, Michele Cordioli e Antonio Cordioli».
Chievo Verona e Cesena, le protagoniste di queste plusvalenze fittizie
Salvo, se così si può dire, il Cesena, altro attore di questa storia di plusvalenze fittizie. Il club bianconero, data l’intervenuta revoca dell’affiliazione, è infatti fallito e ripartirà, sotto altro nome, dalle serie minori. Le due società erano state deferite per aver sottoscritto le variazioni di tesseramento di alcuni calciatori indicando un corrispettivo superiore al reale e per aver contabilizzato nei bilanci plusvalenze fittizie e immobilizzazioni immateriali di valore superiore al massimo dalle norme che regolano i bilanci delle società per rispettare i requisiti federali per l’iscrizione ai campionati delle stagioni 2015/2016, 2016/2017 e 2017/2018.
Il club di Campedelli ha annunciato che farà ricorso in appello contro la decisione del Tribunale della Figc. «Siamo stupiti e contrariati dall’esito della sentenza odierna – spiega il legale rappresentante del Chievo Marco De Luca -. Siamo fermamente convinti, oggi più che mai, che la società abbia sempre agito con correttezza e trasparenza, e che le indagini della procura non siano state fatte correttamente».
(foto di copertina: ANSA/FILIPPO VENEZIA)