La Chiesa Valdese contro i decreti sicurezza di Salvini: «Sindaci, disubbidite»

La Chiesa Valdese si era esposta a favore di tolleranza e accoglienza quando si offrì di ospitare, sgravando i costi allo Stato, i migranti della Sea Watch. Ora torna a parlare contro i decreti sicurezza e a favore dei migranti, invitando i sindaci a continuare a disubbidire alle norme imposte da Matteo Salvini.

La Chiesa Valdese contro i decreti sicurezza di Salvini: «Sindaci, disubbidite»

Durante l’assemblea del Sinodo delle chiese metodiste e valdesi, in corso fino al 30 agosto a Torre Pellice, è stato approvato un documento che ribadisce la posizione di netto contrasto con le norme contenute nei decreti sicurezza promossi da Matteo Salvini. «Le persone in situazione più marginale sono state esposte al rischio perdere diritti civili e sociali» si legge nel documento che invita «tutte le chiese» a fare la propria parte «nei territori di appartenenza» al fine di promuovere «l’inclusione di tutti e tutte». Un obbiettivo raggiungibile «con azioni di sensibilizzazione e pressione nei confronti delle istituzioni locali per il rilascio delle residenze» continua il testo che invoca i sindaci a disobbedire alle norme dei decreti che potrebbero sparire nel caso di un Conte 2. Perché non rimangano solo parole, l’assemblea ha quindi richiesto alla Diaconia, che ha competenze di azione sociale per conto della Tavola valdese, di «predisporre e proporre, a seguito dei tagli ai servizi introdotti dal Decreto Sicurezza, progetti di integrazione e accompagnamento» in modo da «modulare il proprio lavoro di accoglienza tenendo conto delle concrete situazioni sociali e politiche dei territori e sviluppare, nel medio periodo, interventi per l’inclusione, rivolti in modo trasversale agli ‘ultimi’, sia italiani che stranieri».

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