Il dirigente di FdI sulla Ferragni: «Lei contro la sub-cultura fascista, guardate il marito»

Il messaggio di Francesco Di Giuseppe, dirigente di Fratelli D'Italia, è diretto a Chiara Ferragni

10/09/2020 di Ilaria Roncone

Francesco Di Giuseppe è – come si legge sui suoi profili social – Dirigente Nazionale #FratellidItalia, Vice Presidente di Gioventù Nazionale e Portavoce FdI Roseto. Il 31enne ha scritto un tweet con il preciso intento di provocare Chiara Ferragni e suo marito Fedez rispetto a ciò che l’influencer ha detti sull’omicidio di Colleferro in cui, nel corso di una rissa, ha perso la vita il giovane Willy. La visibilità data alla vicenda e la presa di posizione di Chiara Ferragni non sono evidentemente piaciuti al membro di Fratelli D’Italia. La vicenda Chiara Ferragni Fratelli D’Italia inizia con questo tweet.

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Chiara Ferragni Fratelli D’Italia: il tweet che dà a Fedez del fascista

I 20 milioni di follower di Chiara Ferragni hanno visto l’influencer condividere la versione di @spaghettipolitics – noto account di Instagram – della vicenda di Willy. Nel contenuto condiviso si parla esplicitamente di «quattro fasci che l’hanno ammazzato a calci». Proprio questa deve essere stata l’espressione che ha dato fastidio a Di Giuseppe, un accostamento poco gradito che lo ha spinto ad attaccare direttamente la Ferragni che «si scaglia contro la sub-cultura post fascista che sta sfornando narcisisti palestrati coi capelli ossigenati e con un basso livello di istruzione!». Insieme a queste parole pubblica una foto di Fedez ironizzando palesemente sul suo aspetto.

Fedez fascista per il suo aspetto

L’associazione tra gli aggressori e «la cultura fascista e sempre resistente in questo paese di me*da» che «si risolve con la cultura e l’istruzione» ha scatenato l’ironia di Francesco Di Giuseppe che, in sostanza, associa Fedez alle persone criticate per il suo aspetto fisico e l’apparenza estetica. In particolare il riferimento è ai muscoli e ai capelli del rapper, senza mancare l’accenno al suo livello di istruzione. Una banalizzazione assoluta che metterebbe Fedez sullo stesso piano degli aggressori di Willy solo per un taglio di capelli, un paio di muscoli e i tatuaggi. Sarebbe bene, per superare la cultura che fa accadere cose come quella successa a Willy, che si smettesse di parlare per stupidi stereotipi. Ecco da dove possiamo cominciare tutti quanti.

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