La radicale svolta Antifa di Chiara Ferragni che parla esplicitamente di «4 fasci che hanno ammazzato Willy a calci»
Si sta lentamente compiendo una trasformazione in alcuni segmenti della comunicazione social della influencer
09/09/2020 di Redazione
Lo abbiamo già visto nel corso della pandemia da coronavirus, lo stiamo capendo ancora meglio negli ultimi giorni. L’impegno sociale e politico di Chiara Ferragni e delle sue Stories seguite da 20 milioni di followers su Instagram sta diventando una costante. Per questo motivo, l’imprenditrice digital ha voluto dare una sua versione dei fatti – o, meglio, ha fatto propria una versione dei fatti illustrata dal noto account @spaghettipolitics – in merito a quanto accaduto a Colleferro, con l’omicidio di Willy Monteiro Duarte.
Chiara Ferragni antifascista, la chiave nella lettura del caso della morte di Willy
Inizialmente, si era limitata a commentare una Instagram Stories di Fedez, in cui il rapper riportava la notizia data da Repubblica relativa alla testimonianza su una frase che sarebbe stata pronunciata da un familiare di uno dei quattro aggressori: «In fondo non ha fatto nulla di male, ha solo ucciso un extracomunitario». Chiara Ferragni aveva commentato: «Dispiace che oltre alle sofferenze dobbiate sopportare anche queste cose, condoglianze alla famiglia».
Cosa ha condiviso Chiara Ferragni sull’omicidio di Willy
Poi, però, è stata molto più esplicita condividendo, sempre attraverso Instagram Stories il racconto dei fatti di Colleferro realizzato da Spaghetti Politics, un account che spiega in inglese i fatti che succedono nel nostro Paese:
«Due giorni fa è stato ucciso Willy Monteiro, italiano 21enne dalla pelle nera da un gruppi di quattro fasci che l’hanno ammazzato a calci. I giornali si sono prodigati a estremizzare l’avvenuto in due modi: 1- umanizzando gli aggressori (bravi ragazzi), 2- mettendo tutta la colpa sulle arti marziali che praticavano. I giornali però non mettono il loro focus sul fascismo e sulla cultura predominante di queste persone. Addirittura, c’è chi propone di eliminare le arti marziali per risolvere il problema. No, Amo: il problema lo risolvi cambiando e cancellando la cultura fascista e sempre resistente in questo paese, non cancellando il mezzo tramite il cui i fasci hanno fatto violenza. Il problema non lo risolve nascondendolo sotto al tappeto, lo si risolve con la cultura e l’istruzione».
Anche se non sono parole pronunciate direttamente da Chiara Ferragni, il fatto che l’influencer le abbia fatto proprie rappresenta un punto di svolta davvero decisivo rispetto al suo solito target. Un’evoluzione decisamente spinta che condanna qualsiasi forma di cultura fascista.