La nuova indagine su Chiara Appendino: questa volta è accusata di concorso in peculato

16/06/2019 di Redazione

Dopo la vicenda di piazza Castello a Torino e dopo la questione legata al presunto falso ideologico nell’ambito dell’inchiesta sull’area ex Westinghouse, c’è una terza indagine ai danni di Chiara Appendino, sindaco di Torino in quota Movimento 5 Stelle. Questa volta, il primo cittadino è accusata di concorso in peculato. Nel mirino ci sarebbe una consulenza che il suo ex portavoce Luca Pasquaretta avrebbe fatto (per un totale di 5mila euro) alla Fondazione del Libro di Torino, quella che si occupa dell’organizzazione del Salone del Libro.

Chiara Appendino indagata: le accuse

Stando al racconto della Appendino, la sindaca di Torino sarebbe stata sin da subito contraria a questa consulenza che, di fatto, poi non fu svolta, con la cifra pattuita che sarebbe stata restituita. I magistrati che hanno avviato le indagini sul primo cittadino, invece, sono convinti che la Appendino fosse stata a conoscenza di tutto e che, anzi, fosse stata d’accordo. A spiegarlo è la stessa sindaca su Facebook: «Per trasparenza nei confronti dei cittadini – afferma Chiara Appendino – vorrei rendere noto che ho ricevuto un avviso di garanzia con riferimento alle indagini per la consulenza affidata dalla Fondazione per il Libro al mio ex capo ufficio stampa per un valore di 5000 euro lordi e che lui già restituì a suo tempo».

L’indagine della procura di Torino va avanti da un anno e ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati anche dello stesso Pasquaretta e di altre persone che sarebbero state coinvolte. In ogni caso, la sindaca di Torino si è detta serena: «Sono tranquilla e, quando in settimana verrò ascoltata dai PM, offrirò loro tutti gli elementi in mio possesso e di mia conoscenza per difendermi da questa ipotesi e provare la correttezza del mio operato».

Le altre indagini ai danni di Chiara Appendino

Non è la prima volta che il primo cittadino deve affrontare un’indagine della giustizia. Dopo la finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid, a causa dei disordini in piazza Castello, la sindaca venne prima indagata e poi rinviata a giudizio con l’accusa di omicidio colposo, lesioni colpose e disastro colposo. Sempre nel 2017, la sindaca era stata inserita nel registro degli indagati con l’accusa di falso ideologico nella questione dell’area ex Westinghouse e per un presunto buco di 5 milioni di euro che, tuttavia, non risultava.

(Foto da archivio Ansa: la sindaca di Torino Chiara Appendino. Credit immagine: ANSA / ALESSANDRO DI MEO)

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