Chef Rubio contro tutti: «I cuochi star? fingono letizia e poi pippano»

Chef Rubio spara a zero e non risparmia nessuno. Dopo essersi scontrato più volte con Matteo Salvini, ora attacca gli chef stellati e il mondo della televisione sempre più incuriosito dal mondo culinario. O meglio, se la prende con i reality.

Chef Rubio contro gli chef stellati

Chef Rubio è forse il cuoco più ribelle di tutti: provocatorio, originale, romancio nel senso più profondo del termine. Ha dimostrato in diverse occasioni di non avere peli sulla lingua, attaccando anche Matteo Salvini: sia per le sue politiche, sia per le sue scelte culinarie. Stavolta parlando con il Fatto Quotidiano, Gabriele Rubini se la prende con gli chef stellati, che dice di non sopportare. Colpa anche dei reality show di cucina: «Questa voglia di alcuni chef di stare su un piedistallo a giudicare. Non lo sopporto» e aggiunge che trova «sia da coglioni andare in tv per gareggiare sul cibo, e non lo sopporto questa retorica secondo la quale esci migliore da quell’esperienza». Una retorica insopportabile, tanto che Rubio aggiunge che «per fortuna li frequento poco e non vado quasi mai negli studi».  Il ritratto delineato da Gabriele Rubini è davvero terribile: il mondo delle star dei fornelli è «estremamente debole, falso, grottesco, eppure a tutti va bene così, si finge la letizia, il benessere, si cerca di piallare le differenze per mantenere l’equilibrio precostituito. E sì, ancora molti pippano».

«Vissani? nemmeno un briciolo di stima»

Tra i cuochi non sembra tirare una buona aria. Poco tempo fa Gianfranco Vissani aveva silurato Alessandro Borghese, dicendo che non si poteva considerare uno chef ma solamente un conduttore televisivo. E proprio a Vissani si rivolge Chef Rubio: «Rispetto a quell’uomo non nutro un briciolo di stima».

Anche Gabriele Rubio può rientrare nella fetta dei cuochi “televisivi”, ma i suoi programmi sono di un’altro tipo. Da «Unti e Bisunti» fino a «Camionisti in Trattoria», il cuoco romano racconta di aver «mangiato di tutto e in tutto il mondo, mi sono sfondato, credo di aver ingerito 100 volte quello che un uomo normale consuma nell’intera vita». Grandi abbuffate e grandi incontri: «gente che legge, si informa, meno scorbutici del previsto, alcuni con un desiderio unico di parlare». Dei commensali molto diversi da quelli di Masterchef insomma.

(credits immagine di copertina:

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