Channel One accusa Marina Ovsyannikova di essere una spia

Lo ha detto il responsabile della sezione notizie del primo canale russo durante un suo intervento televisivo in cui ha citato anche Giuda e i 30 denari

21/03/2022 di Enzo Boldi

Channel One ci ha messo una settimana per rompere il muro del silenzio attorno alla vicenda che ha visto come protagonista la sua ex dipendente Marina Ovsyannikova. La donna, come in molti ricorderanno, intervenne durante la diretta di una trasmissione brandendo un cartello in cui era scritto “No alla guerra” e si invitavano i telespettatori russi a non credere alla propaganda pro-Putin datagli in pasto dalla sua emittente sul conflitto in Ucraina (e anche su altri fatti del recente passato). E ora il capo della sezione notizie dell’emittente accusa la donna di essere una spia britannica. Una James Bond, in pratica.

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A parlare davanti alla telecamere di Channel One (il primo canale russo) è Kirill Kleimyonov, capo della sezione notizie. L’uomo non si è limitato ad accusare Marina Ovsyannikova di essere al soldo dei britannici, ma si è anche lasciato andare a paragoni biblici.

Nel filmato, Kleimyonov fa riferimento a una ricostruzione interna fatta da Channel One: «In pochi minuti, questa foto era già su tutti i principali media occidentali. Questa non è una metafora. E all’ingresso del centro televisivo c’era l’avvocato della donna con un poster. Anche in pochi minuti. Prima di tutto ciò, secondo le nostre informazioni, Marina Ovsyannikova ha parlato con l’ambasciata britannica. Chi di voi è stato al telefono con un’ambasciata straniera?».

Marina Ovsyannikova accusata di essere una spia inglese da Channel One

Questa è l’accusa di essere una spia che, poi, prosegue con altre narrazioni attorno alla figura di Marina Ovsyannikova: «Quando una persona tradisce il suo Paese e allo stesso tempo tutti noi, persone con cui ha lavorato fianco a fianco per quasi 20 anni, tradisce con freddezza, prudenza, per un bonus fermamente concordato, tra l’altro, per non perdere il precedente, la donna con il poster ha programmato l’azione esattamente per ricevere i prossimi stipendi».

E la mitizzazione non poteva che concludersi con una citazione biblica sul tradimento che rappresenta, da sempre, la storia della religione cristiana: «Il tradimento è sempre una scelta personale di qualcuno. Ma devi chiamare le cose come sono. Se avessero chiamato il famoso atto in cambio di 30 monete d’argento un atto di passione, la storia del mondo sarebbe andata molto diversamente». Insomma, oltre a essere una spia russa è anche come Giuda.

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