Presentato il ricorso per l’ergastolo di Cesare Battisti: «È illegittimo»

I legali di Cesare Battisti hanno presentato ricorso alla conferma dell’ergastolo per Cesare Battisti. La commutazione della pena era stata rigettata da giudici della Corte d’Assise d’Appello di Milano il 22 maggio ma secondo i legali dell’ex Pac la condanna a vita sarebbe illegittima perché in violazione degli accordi di estradizione.

Presentato il ricorso per l’ergastolo di Cesare Battisti: «È illegittimo»

I giudici di Milano hanno rigettato l’istanza presentata dai legali di Cesare Battisti in merito alla pena dell’ergastolo applicata all’ex terrorista colpevole di 4 omicidi commessi 40 anni fa. Il difensore Davide Steccanella ha quindi presentato ricorso in Cassazione poiché l’ergastolo sarebbe «illegittimo». Secondo il legale infatti, a Battisti deve essere applicata la procedura di estradizione dal Brasile perfezionata nel dicembre scorso, che prevedeva la commutazione della pena di ergastolo in 30 anni di detenzione, anche se Battisti è stato estradato dalla Bolivia. Secondo quanto sostenuto nel testo del ricorso infatti, Battisti aveva assunto a tutti gli effetti la qualifica giuridica di estradato, «status giuridico che non viene certamente meno a seconda del luogo ove venga successivamente fermato». Inoltre la situazione specifica di Cesare Battisti «non risultava affatto incompatibile con un successivo allontanamento da parte di altro Stato» ovvero la Bolivia.

Nel ricorso di 31 pagine viene sostenuto quindi che sia stato violato il «principio di buona fede internazionale», sancito dalla legge del 1974 che ha ratificato la Convenzione di Vienna sul diritto dei trattati.

(Credits immagine di copertina: ANSA/ETTORE FERRARI)

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