«Ma quale terza, qua siamo in piena prima Repubblica», Cencelli dixit
22/07/2018 di Matteo Garavoglia
Massimiliano Cencelli, esponente democristiano della I Repubblica e protagonista del famoso manuale con cui coniugare consenso e nomine, ha commentato le parole di Luigi Di Maio dove sosteneva che la Terza Repubblica sarebbe andata in assoluta contro tendenza alla Prima con le nomine che il governo giallo-verde ha dovuto affrontare in queste delicate settimane di trattative.
LEGGI ANCHE > Calenda ha invitato Di Maio a un confronto pubblico in tv sull’Ilva
“Leggo gli articoli dei giornali sulle nomine al Tesoro, alla Cassa depositi e prestiti, alla Rai e, mi creda, è come ritornare a cinquant’anni fa, quando inventai il famoso manuale – ha dichiarato Cencelli – che la Lega e il Movimento 5 Stelle stanno usando alla lettera“.
Se Di Maio tenta di scappare da possibili similitudini, ecco che puntualmente arriva un politico a etichettare il governo Conte come una non-novità, ancorato a logiche politiche che (forse) non potranno mai essere messe da parte.
Lo stesso Cencelli si lancia anche in possibili previsioni: “Cdp vale due volte la direzione generale della Rai. E’ andata a Di Maio? Allora Salvini, oltre al dg Rai, incasserà due direttori di rete. I voti si prendono in un modo. I manager si scelgono in un altro. E le persone che si occupano dei due problemi non si devono mai incontrare“.
Cencelli, evidentemente, non ha perso il vizio di indirizzare il sensibile mondo della politica e delle sue ramificazioni.
(Foto credits: Ansa)