Multa all’ex leader di Forza Nuova che disse alla Kyenge: «Torna in Congo»

16/04/2019 di Redazione

Alla fine, è arrivata la sentenza che ha dato ragione all’esponente del Partito Democratico Cecile Kyenge – candidata alle prossime elezioni europee – e che ha dato un’altra spallata al razzismo. È stato infatti condannato a pagare una multa da 1500 euro l’esponente di Forza Nuova che aveva scritto, davanti alla sede del Pd di Macerata, lo striscione con su scritto «Kyenge torna in Congo». La scritta era stata esposta nella notte tra l’8 e il 9 maggio del 2013. Ci sono voluti ben sei anni di battaglie in tribunale, ma alla fine la multa è arrivata.

Cecile Kyenge e le offese razziali, multato l’ex esponente di Forza Italia

«Abbiamo vinto di nuovo contro il razzismo – ha commentato Cécile Kyenge sui suoi canali social -. La giustizia italiana c’è per tutti noi, e non perdona chi offende le persone. Una bella notizia, per me e per tutte le vittime di soprusi a sfondo razziale. In questi casi il mio consiglio è sempre lo stesso: non desistete, anzi denunciate le discriminazioni. Denunciate, denunciate, denunciate. Insieme, con l’aiuto della giustizia, possiamo sconfiggere tutti i razzisti!».

Il reato contestato è quello di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di odio razziale. Originariamente, il pubblico ministero aveva chiesto una multa di 4000 euro per l’imputato, diventati 1500 secondo il giudice. L’ex esponente di Forza Nuova, attraverso il suo legale, ha comunque annunciato che la battaglia non finirà qui, ma che proseguirà ancora nei prossimi giorni: «Riteniamo ingiusta la decisione del collegio giudicante – hanno affermato -: attendiamo le motivazioni della sentenza per ricorrere in appello».

La solidarietà del mondo politico a Cecile Kyenge

Nel frattempo, Cécile Kyenge incassa la solidarietà di altri esponenti del mondo politico. Tra questi, anche la deputata Laura Boldrini: «Chi l’ha offesa per il colore della pelle è stato condannato dalla giustizia italiana – ha detto l’ex presidente della Camera -. È vergognoso che ciò possa accadere in un Paese democratico come il nostro. Fortunatamente anche questa volta un tribunale della Repubblica, in nome del popolo italiano, è intervenuto per sanzionare un atto razzista e intollerabile come quello che ha subito Cecile Kyenge. Sono contenta per lei e mi auguro che d’ora in poi i suoi avversari riescano a sfidarla sul terreno delle idee e dei contenuti».

FOTO: ANSA/MASSIMO PERCOSSI

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